Prende il via questa mattina la Settimana europea per la Riduzione dei Rifiuti con eventi ed iniziative su e giu per lo stivale. Nell’appuntamento europeo per la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti non potevano mancare le proposte di Legambiente che lancia la campagna “Ridurre si può” in tutte le città italiane il 26 e 27 novembre.
Partendo dalla nozione teorica che è possibile produrre meno rifiuti, i volontari di Legambiente nell’ultimo fine settimana di novembre si metteranno con i loro banchetti fuori dai supermercati per dimostrare, a livello pratico, che si possono risparmiare tonnellate di rifiuti partendo dai gesti più semplici della quotidianità come fare la spesa, appunto. Qualche anticipazione sul weekend del 26 e 27? Un primo passo è quello di acquistare solo prodotti che non usino quantitativi eccessivi di imballaggi; preferire delle sporte o delle borse in materiale riciclato o in tessuto piuttosto che i classici e inquinanti shoppers usa e getta; ma anche acquistare saponi per il bucato o per l’igiene personale, ma anche detersivo per lavare i piatti o per la lavastoviglie adoperando i distributori di ricarica. Altra buona pratica per limitare i rifuti è acquistare frutta e verdura sfusa evitando di scegliere quella preconfezionata in vaschette di polistirolo. La campagna di informazione e sensibilizzazione per ridurre i rifiuti è portata avanti da Legambiente da quattro anni, ma la strada è ancora lunga da percorrere. I loro obiettivi sono quelli di sensibilizzare i cittadini, ma anche le amministrazioni locali e le imprese ad un consumo sostenibile e a basso impatto ambientale, laddove questo non solo è possibile, ma non costa nulla metterlo in atto.
Gli imballaggi costituiscono il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti degli italiani. Spesso di tratta di imballaggi inutili. Li paghiamo due volte: la prima con la spesa e la seconda quando devono essere smaltiti.
I circoli locali di Legambiente hanno ideato anche un concorso fotografico No Pack per l’imballaggio più inutile e assurdo. Dopo averlo scovato fotografatelo e inviatelo alla mail dedicata di Legambiente.
[Fonte e foto: Legambiente]
