La Tour Eiffel di Parigi ed il Tower Bridge di Londra diventano verdi. No, non verranno ridipinte, ma saranno convertite alle rinnovabili. E’ questa l’idea delle governance cittadine di due dei centri turistici, culturali ed economici più famosi del mondo, le quali però non si sono consultate preventivamente ma, senza farlo apposta, hanno deciso di rendere contemporaneamente due dei loro monumenti più famosi sostenibili.
La scelta della capitale francese è dovuta più che altro ad una conversione green dell’intero Paese che si sta dimostrando tra i più attenti allo stile di vita sostenibile, in particolare proprio nella città di Parigi che sta inaugurando una serie di iniziative che vanno in questa direzione. La decisione inglese invece è legata alle Olimpiadi di Londra del 2012, le quali dovrebbero essere (almeno nelle intenzioni dei promotori) ecologiche, ed anche se molti tentativi sono falliti, apprezziamo lo sforzo.
Ma andiamo con ordine. La Torre più famosa del mondo a breve sarà ristrutturata, e così i progettisti hanno inserito alcuni parametri sostenibili all’interno delle nuove strutture. In particolare i lavori, che inizieranno il prossimo anno e si concluderanno nel 2013, prevedono l’introduzione di pannelli solari termici per riscaldare l’acqua per il padiglione dei servizi e i ristoranti, un impianto eolico ed uno idroelettrico, ed un sistema di raccolta dell’acqua piovana. Inoltre i vetri dei ristoranti saranno costruiti con le tecniche più moderne e, grazie alla giusta coordinazione, permetteranno di ridurre del 30% il consumo di energia per riscaldare o raffreddare le sale. L’energia prodotta dalle varie fonti rinnovabili ammonterà a circa 12 mila Kwh all’anno, il riscaldamento dell’acqua avrà bisogno del 50% in meno dell’energia, il consumo di acqua sarà ridotto del 40% e le luci LED sostituiranno il 95% delle lampadine dell’intera struttura per un vantaggio in termini di riduzioni dei consumi incommensurabile.
Per quanto riguarda la Tower Bridge londinese, i LED saranno al centro del progetto con un’illuminazione che permetterà di tagliare di ben il 40% la bolletta elettrica del monumento. Inoltre parte dell’elettricità che serve al ponte sarà prodotta dal ponte stesso, attraverso una pavimentazione piezoelettrica, in pratica con la pressione ed il movimento si produrrà corrente. Quale sarà il prossimo monumento a diventare green? Noi ci auguriamo sia italiano.
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