L’ecotempo: usare le previsioni meteo per sfruttare meglio l’energia naturale

di Redazione Commenta

Ingegneri e meteorologi americani stanno studiando il modo di sfruttare meglio le energie naturali utilizzando delle particolari previsioni meteo.
I ricercatori hanno infatti installato delle stazioni meteorologiche per monitorare le zone migliori per trarre vantaggio dalle risorse rinnovabili.

Ad esempio il monitoraggio dell’esposizione solare di un sito aiuta ad individuare il luogo ideale per piazzare i pannelli o ancora la misurazione della velocità del vento permette di localizzare il punto migliore per impiantare le pale eoliche ed il momento giusto per metterle in funzione o anche, più in piccolo, di sapere quando è il caso di aprire le finestre!


Se si desidera ottenere il meglio dai propri impianti energetici, soprattutto per chi vive in case ecologiche, è opportuno conoscere le previsioni del tempo, per meglio sapere quali sono i giorni o le ore migliori della giornata per sfruttare al massimo le potenzialità dei sistemi energetici fondati sul rinnovabile.

L’idea delle stazioni meteo sulle rinnovabili è del professor Jan Kliessl, che intende diminuire con questa tecnica di ben il 10% i costi della bolletta energetica dell’Università della California.
Nel prestigioso ateneo americano, d’altra parte, tutti si ingegnano per trovare ecosoluzioni al problema energetico.
Uno studente che vive nel campus, Roger Huang, ad esempio ha trovato il modo di porre rimedio alla mancanza di aria condizionata nell’ala in cui risiede, sfruttando la ventilazione trasversale per raffreddare l’ambiente.

E questa è solo la singola azione di uno studente che conosce in anticipo le previsioni del giorno seguente.
Pensate se tutti i residenti del vasto campus sapessero in anticipo che tipo di direzione prenderà il vento, quanto forte picchierà il sole, quali sarebbero i vantaggi!
Secondo il professor Paolo Linden, docente di Ingegneria Ambientale presso l’ateneo, se si è a conoscenza del tipo di vento che soffia e della direzione che prende, lo si può sfruttare al meglio per raffreddare le abitazioni nei giorni più caldi.
O utilizzare l’intensità delle radiazioni solari per sapere quanto diventerà calda l’abitazione.

Le stazioni meteorologiche, alimentate da batterie per auto e ovviamente da pannelli solari, sono collegate ad un sistema computerizzato nel campus, a cui inviano i dati sulle previsioni atmosferiche.
Questo permette di sapere quando è il caso di irrigare i campi o quando è inutile perchè pioverà a breve, quando si possono aprire le finestre dotate di pannelli solari perchè il sole è più intenso, quando c’è molto vento ed è inutile accendere l’aria condizionata perchè è sufficiente far arieggiare la casa.
Le case più attrezzate del campus hanno addirittura dei sistemi informatici propri in dotazione, che aprono o chiudono automaticamente le finestre proprio sulla base del tempo che farà.

Davvero una bella trovata, speriamo che funzioni e soprattutto che arrivi presto in Italia (prima del nucleare senza dubbio!).
Il professor Kliessl auspica che la fusione di ingegneria e meteorologia fornirà un progetto per la conservazione di energia nelle case e in tutto il mondo. Ce lo auguriamo anche noi!

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