In vista di una possibile rinomina di Clini i presentiamo le 10 grandi imprese del ministro nel suo primo mandato: una selezione di alcune degli più importanti questioni affrontate da Corrado Clini, con esito molto spesso non molto lusinghiero. Dall’Ilva all’emergenza rifiuti di Roma, dalla nuova Aua al via libera alle trivellazioni per ricerche petrolifere nei nostri mari.
Il ministro Corrado Clini si è reso protagonista di numerose decisioni fortemente criticate dagli ambientalisti. In particolare alcune delle questioni più spinose sono state affrontate dal ministro in un modo che non ha per nulla soddisfatto i difensori dell’ambiente. Vi presentiamo una selezione di 10 grandi imprese di Corrado Clini, fermo restando che si tratta di una lista non esaustiva e che lascia fuori, inevitabilmente, molte altre piccole ma significative questioni, in positivo e in negativo affrontate dal ministro.
1. Il caso Ilva
Il ministro Clini, si sa, è sempre stato a favore di una riapertura prima e di una continuazione delle attività a pieno regime poi, per l’industria, incredibilmente inquinante e pericolosa, di Taranto. E non dimentichiamo la clamorosa affermazione, da parte di Clini, che a Taranto il tasso di tumori è “nella norma”, affermazione negata da innumerevoli rilevazioni scientifiche.
2. Il ministro Clini e il caso Sistri
Il Sistri, il famoso piano per la tracciabilità dei rifiuti in Campania, ha subito ritardi continui e inspiegabili, questo fino a quando, poco tempo fa, si è scoperto l’enorme scandalo di corruzione e tangenti del Sistri. Naturalmente il ministro non può essere incolpato in prima persona di un coinvolgimento nello scandalo, nondimeno, il Sistri è andato avanti sotto il suo ministero e la sua gestione e progressione è stata a dir poco disastrosa.
3. Il ministro Clini, il ministro Passera e le trivellazioni off-shore
Arriviamo a uno dei punti per il quale il ministro è stato in assoluto più criticato da ambientalisti come da comuni cittadini italiani: il via libera, in accordo con il ministro dello sviluppo economico Passera, a nuovi, numerosi progetti di ricerca petrolifera che hanno come conseguenza trivellazioni off-shore nei nostri mari.
4. Il ministro Clini e il disastro della Costa Concordia
Il disastro della Costa Concordia che ha causato la morte di numerose persone è divenuto anche un caso ambientale: come rimuovere l’enorme nave da crociera dalla Costa? Proposte, controproposte, ingerenze politiche di varia natura e un anno dopo la Costa Concordia era ancora lì. E come è noto, a oggi non si è mossa.
5. La nuova Aua di Clini condona le imprese che inquinano
Corrado Clini, non molto tempo fa, si è reso responsabile di una nuova Autorizzazione Unica Ambientale che, ha ragione, ha attirato un’enorme quantità di critiche, da parte di comuni cittadini, ambientalisti e politici green come Angelo Bonelli. La nuova Aua di Clini è stata considerata da molti un favore alle aziende che inquinano.
6. I cementifici ora funzionano come inceneritori “speciali”
Clini ha anche fatto un grande regalo ai cementifici, che un po’ in difficoltà dal punto di vista economico, hanno ricevuto l’autorizzazione a bruciare rifiuti solidi secondari, fungendo quindi come delle specie di inceneritori speciali. Le critiche si sprecano, ma particolarmente rilevante è stata la rabbia dei medici contro la decisione di Clini.
7. Nuova legge contro il dissesto idrogeologico: tutti la vogliono, ma quando arriva?
L’Italia negli ultimi mesi è stata messa in ginocchio da terremoti e alluvioni. Tutti, in queste circostanze, compreso naturalmente il ministro Clini, hanno invocato misure d’urgenza ma anche nuove leggi per contrastare il dissesto idrogeologico. Tutti d’accordo, benissimo. Ma queste nuove leggi quando arrivano?
L’emergenza rifiuti a Roma non si può certo dire che si sia risolta in un battito di ciglia, né che ancora oggi sia effettivamente risolta, visto l’alto rischio di un nuovo deferimento da parte dell’UE. Come è noto le decisioni di Clini sono state bocciate dal Tar del Lazio e solo in seguito al ricorso al Consiglio di stato il piano del ministro è tornato in azione.8. Emergenza rifiuti a Roma: Clini, Malagrotta e il parapiglia con la magistratura
9. Gli esordi di Clini: sì al nucleare e agli inceneritori
Infine vogliamo ricordare come Clini esordì all’inizio del suo mandato. Forse non molti ricordano che il neoministri si esibì in apprezzamenti verso la TAV, gli inceneritori e, indovinate un po’? Anche verso il nucleare. Dopo il ministro ritrattò le affermazioni sul nucleare, ma le polemiche non mancarono già nei primi giorni.
10. L’impresa radiofonica di Clini: “Lavare le mutande ogni 4 giorni”
Chiudiamo con un tocco di ironia questa nostra lista con un’impresa del tutto particolare del ministro: pochi giorni fa in diretta da Radio 2 ha diffuso il consiglio per tutelare l’ambiente, lavare le mutande ogni 4 giorni.
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Alessandro 27 Aprile 2013 il 2:03 pm
Leggo che tra le “10 imprese” del ministro non rientra la Via favorevole alla centrale a carbone di Saline Joniche.
Evidentemente ha meno impatto ambientale delle mutande del ministro, che dice di cambiare ogni 4 giorni.
Meditiamo sui falsi miti, meditiamo…