Nell’ultimo periodo in Artico succede uno strano fenomeno. Sotto al ghiaccio marino fioriscono colonie di fitoplancton, una cosa che un tempo era quasi impossibile potesse accadere mentre adesso le piscine di acqua di fusione permettono alla luce solare di filtrare in profondità aiutando le colonie a proliferare.
Il ghiaccio artico sta pian piano diventando verde e se la causa è attribuibile alla fioritura di fitoplancton sotto alla calotta, non è stato ancora spiegato come questo sia possibile. Le minuscole alghe che compongono il fitoplancton infatti hanno bisogno di luce per compiere la fotosintesi, e sotto alla banchisa polare l’oscurità dovrebbe essere tale da non consentirne la crescita.
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Eppure un gruppo di ricercatori con a capo Chris Horvat dell’Università di Harvard ha svelato il mistero. Il ghiaccio marino si è molto assottigliato a causa del cambiamento climatico e per questo le piscine superficiali di acqua di fusione si sono moltiplicate, dunque quella che una volta era una barriera impenetrabile per i raggi solari, adesso invece funziona come superficie assorbente per i raggi solari, che – attirati dalle pozze d’acqua – riescono a filtrare più in profondità e a favorire la crescita del plancton.
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Secondo i modelli matematici degli scienziati se fino a 20 anni fa solo il 3-4% dei ghiacci artici era abbastanza sottile da consentire la fioritura di grandi colonie di fitoplancton sotto di esso, nel 2015 ben il 30% di pack favoriva questi strati di alghe nei mesi estivi. E da allora lo spessore dei ghiacci artici è diminuito sempre di più. Il fenomeno potrebbe avere ripercussioni sulla catena alimentare marina e sugli animali che si nutrono di questi microrganismi.