La quinta edizione di Goletta dei laghi-Cigno Azzurro ha visto primeggiare il Lago Trasimeno che è, in base ai campionamenti terminati ieri, pulito. Ad annunciarlo Legambiente in una conferenza stampa per presentare il bilancio della tappa umbra, svoltasi ieri a Perugia alla presenza, tra gli altri, del presidente di Legambiente Umbria, Alessandra Paciotto, e del coordinatore scientifico Legambiente Giorgio Zampetti.
Con una superficie di 128 km² lo specchio lacustre più esteso dell’Italia peninsulare, quarto tra i laghi italiani subito dopo il lago di Como, si conquista così un posto di tutto rispetto tra i bacini più limpidi. Ottima mèta per le vacanze i comuni umbri che si affacciano sui laghi, inseriti nella Guida Blu di Legambiente: il comune di Tuoro sul Trasimeno (PG) che ha guadagnato 4 vele rispetto alle 2 dello scorso anno grazie al potenziamento della raccolta differenziata; il comune di Piediluco (TR), che si affaccia sull’omonimo lago, che si attesta a tre vele conquistando una vela in più rispetto al 2009. A gonfie vele anche le località di Magione (PG), Castiglione del Lago (PG) e Passignano sul Trasimeno (PG).
Nei campionamenti effettuati da Legambiente molti i parametri analizzati: oltre allo stato delle acque una valutazione è stata espressa anche sulla mobilità, l’energia, il trattamento dei rifiuti, consumi idrici/acque reflue, servizi per i disabili, suolo e paesaggio, aree costiere e sostenibilità. Legambiente non ha rilevato punti critici ma non se la sente di abbassare la guardia. Tutt’altro. Gli esami positivi potrebbero essere dovuti all’aumento delle piogge, come sottolinea in un comunicato la stessa associazione ambientalista:
I dati positivi di Goletta dei Laghi di questa edizione, dovuti anche alla abbondanti precipitazioni di questi ultimi mesi che hanno innalzato il livello del Lago registrando circa 40 cm in più rispetto allo scorso anno nonostante il trend in continua diminuzione, non devono frenare l’attenzione sulla tutela del bacino del Trasimeno.
Tra i principali nodi ancora da sciogliere sulla tutela del Lago Trasimeno pesano il degrado del suolo, l’agricoltura, la zootecnia, la navigazione e le stesse attività turistiche che occorre conciliare con la salvaguardia del bacino nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Niklas 1 Marzo 2017 il 1:12 am
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