Il
Molise rientra già tra le regioni italiane più “vivibili”, avendo un tasso di criminalità molto basso, ma potrebbe acquistare ulteriori punti ora che sta per compiere
una svolta in senso ecologico.
La politica energetica molisana punta già da qualche tempo sul
rinnovabile, producendo una percentuale di
energia da fonti rinnovabili sempre in incremento e allo stato attuale risulta già in linea con quella nazionale.
Ma questa regione vuole fare di più e lancia un
progetto, mettendo a disposizione risorse e fondi per il mercato del rinnovabile, finalizzati ad attrarre investimenti produttivi nel territorio.
Il lancio del Molise nel settore delle energie alternative sarà reso ufficiale e discusso nel corso del convegno Opportunità Molise, che si svolgerà il prossimo 21 aprile in Piazza Sallustio 27, a Roma, a partire dalle ore 16,30.
L’evento è promosso da Retecamere, dalla Societa’ delle Camere di commercio per i progetti e i servizi integrati e dall’associazione ”
Forche Caudine”, in collaborazione con Istituto Tagliacarne, Universita’ del Molise, Unioncamere Molise, Cosmoservizi e Matese per l’occupazione.
Nel corso della presentazione del programma di sviluppo delle energie alternative del molisano, verranno indicati i principali ambiti in cui sarà possibile investire, sostenendo il Molise nel cammino verso l’ecoenergia.
Tra le opportunità di business, troviamo i mini impianti
idroelettrici e
fotovoltaici (fino a due megawatt),
i tetti fotovoltaci, gli impianti di gassificazione da
biomasse, il settore del microelettrico e le reti di distribuizione del
biocarburante.
Parallelamente al salto di qualità nel rinnovabile, il Molise valorizzerà i borghi, attuando nuove strutture alberghiere, come il borgo-albergo, che garantiranno ai visitatori un contatto diretto con la cultura e le tradizioni locali. I comuni coinvolti nell’iniziativa sono quindici, gli investimenti ammontano a circa due milioni di euro.
Non possiamo che guardare con ammirazione al potenziamento del rinnovabile del Molise, sperando che molte altre regioni seguano l’esempio, puntando sulle risorse energetiche del futuro, che sono necessariamente quelle rinnovabili.