Un passo importante che distende i rapporti con i Paesi confinanti riguardo al disarmo nucleare e che lascia ben sperare nella continuazione del processo anti-bellico.
L’abbattimento è avvenuto alla presenza di 16 giornalisti di tutto il mondo, autorizzati ed espressamente invitati dal regime a documentare l’evento.
Una copia è stata consegnata anche ai governi dei Paesi circostanti, che dovranno studiarne e approvarne i contenuti.
Nel documento ci sono le basi per creare una zone “nuclear free” nella Penisola coreana, anche se non ci sono norme specifiche relative alla questione del riarmo.
Nè è convinta la Corea del Sud, per niente soddisfatta dei risultati ottenuti sinora nel disarmo della sua vicina, come si evince dalle dichiarazioni di Lee-Jie, della Seoul Myongji University, esperto sulle questioni che riguardano la Corea del Nord:
E ‘simbolico. Ma concretamente, demolire o meno una torre di raffreddamento che era già stata disattivata non fa molta differenza.
E in effetti, ora che ci pensiamo meglio, quale migliore occasione per liberarsi di una costruzione ormai inutile, facendoci pure bella figura con il mondo?
Speriamo davvero che non si sia arrivati a tanto.
Due quesiti fondamentali rimangono dunque irrisolti e forse sepolti con la torre: quante armi nucleari possiede la Corea del Nord?
E l’esportazione delle tecnologie nucleari in Siria c’è stata?
Sembra che nel rapporto consegnato alla Cina non ci sia nulla che trovi una risposta a queste domande.
Dopo il crollo della torre, l’ennesima beffa…
sekhmet 28 Giugno 2008 il 12:54 pm
Scusate se faccio la parte dell’avvocato del diavolo. L’azione in se stessa è ammirevole, ma proprio perchè è stata messa in onda dalle maggiori reti internazionali mi fa nutrire qualche dubbio su possibili retroscena esistenti. L’accordo sul nucleare non prevede la pubblicazione di informazioni riguartdanti il successivo riutilizzo del plutonio; per quel poco che so, mi risulta che prenda strade parallele, mercato nero e consorziati. Sarebbe carino cercare di sapere cosa fanno dopo, e se avrò notizie approfitterò del sito…
sekhmet 28 Giugno 2008 il 1:22 pm
Ho guardato le altre sezioni in Ecologiae per scrivere questo, ma (a parte il fatto che ben pochi rilegono commenti di date precedenti) non sono riuscito nell’intento. Volevo aprire una discussione; ho appena sentito il TG, rincari dei prezzi etc…che rapporto c’è tra il continuo rincaro del petrolio con elettricità e gas? Continuano a prenderci in giro: il prezzo all’origine del petrolio è zero: esiste in natura. OK, costano le trivelle e le pompe di estrazione, ma le immagini dimostrano che non vengono sostituite da tecnologie nuove, per giustificarne i rincari, semmai vengono mantenute in funzione con costi vicini allo zero. Qualcuno in Texas si è sbizzarrito a rivestirle a carnevale, con pannelli estrosi: una giraffa, l’aquila dalla testa bianca, un picchio…e questo giustificherebbe quello che stiamo subendo? In tepria se il prezzo del petrolio sale, quello dell’eletricità dovrebbe scendere (non credo esistano centrali che funzionano a gasolio o derivati); i paesi che posseggono il petrolio hanno nel sottosuolo il destino della Terra, ma loro stessi (almeno gli emirati arabi) sono perplessi da quello che l’america sta facendo passare alle altre nazioni. OK, sono i loro migliori clienti, e lo sappiamo, ma potrebbero mettere in ginocchio loro stessi chiudendo i rubinetti. Così sarebbero costreti a rinnovare veramente le loro fonti energetiche, invece di fare trattati qua e la nel mondo a mò di gita turistica… Kyoto cos’ha insegnato? pare proprio nulla…
Paola Pagliaro 28 Giugno 2008 il 1:59 pm
Che ci prendono in giro e ci speculano sopra è certo, riguarda all’abbattimento della torre nucleare io la trovo solo un’azione di facciata, hanno costruito le loro belle armi ora messe al sicuro nei depositi, ora non gli serve più la torre e la fanno crollare… lo pensa anche un giornalista della cnn che ha trasmesso l’evento… altrimenti perhè fare tutto questo chiasso mediatico?
sekhmet 28 Giugno 2008 il 3:28 pm
che stiano richiamando l’attenzione per aver programmato qualcosa di più “appetitoso” (ma sempre ambiguo)?.