Visione notturna della Terra: i Paesi illuminati sono quelli industrializzati e maggiormente inquinanti
I dati sulla quantità di biossido di carbonio emanato dai vari Paesi sono stati raccolti da un’analisi promossa dal governo olandese.
Questo incremento ci sembra inaccettabile: è così che in Cina si lavora alla riduzione del riscaldamento globale?
Se diminuire le emissioni costa troppo in termini economici e di impegno ecologico, sarebbe sufficiente e sensato se almeno non si peggiorasse l’attuale situazione.
Basti pensare alla richiesta di avorio per le bacchette versione lusso che porta ogni anno all’uccisione di centinaia di elefanti in Africa.
Secondo gli esperti l’inquinamento cinese è destinato a non arrestarsi, bensì addirittura a crescere ulteriormente nei prossimi anni.
La causa è l’industrializzazione a ritmi sbalorditivi che sta interessando il Paese.
Come tutti i Paesi “civilizzati” che si rispettino anche questa nazione si sta dunque conformando ai canoni del mondo occidentale: per essere un Paese moderno è necessario inquinare e partecipare attivamente alla distruzione della Terra.
E la Cina è entrata fin troppo bene in questo ruolo, superando in breve tempo persino il primo della classe: gli Stati Uniti.
La Cina ha infatti investito nei settori industriali più inquinanti che esistano: cemento e alluminio.
Il 20% delle emissioni provengono proprio dai forni per la produzione di cemento, necessario per garantire il boom di costruzioni.
Per non parlare dell’ulteriore aumento dello sfruttamento dei forni in vista dei preparativi per le Olimpiadi e per la ricostruzione dopo il devastante terremoto dei mesi scorsi. Nella foto a lato il forno di Gu Dian nella provincia di Shanxi che brucia tonnellate su tonnellate di carbone.
Il nuovo accordo dovrà essere siglato a Bonn entro la fine del 2009.
Parteciperanno questa volta i Paesi in cima all’infausta classifica? Noi ci speriamo, ma a questo punto dubitiamo che questi due Paesi abbiano capito che per questo primo posto non è il caso di fare a gara: qualcuno glielo spieghi…
sekhmet 17 Giugno 2008 il 5:17 am
Le Nazioni Unite sono MOLTO unite nell’ipocrisia di dare l’esempio a parole e indicare la retta via; ricordate i vecchi manifesti quando reclamizzavano l’arruolamento volontario per “giuste cause” di distribuzione gratuita della democrazia americana? C’era lo zio Sam che, con in testa un bel “cilindro” a stelle e strisce, con l’indice puntato gridava: voglio te! (una vitaa…putrefare tra le foreste…)
chiedo SCUSA a L.Battisti per aver plagiato una sua canzone.
La cosa triste per tutti noi, è che la Cina ha nel suo sottosuolo enormi giacimenti di carbone e sta aprendo centrali elettriche “a palate”, funzionanti proprio a carbone, e non ha intenzione di prendere in considerazione altre energie (per ora) finchè non si esauriranno le riserve carbonifere (o fino a quando l’america metterà sul tavolo l’accordo stilato con lei nel trattato dopo Kyoto). Devo ricordarmi in quale località cinese è stato formalizzato e sottoscritto dalla maggioranza dei paesi industrializzati, il nuovo trattato che sanciva e abbassava ulteriormente le emissioni nocive varie. Il paradosso è che, sempre in Cina, ci sono “fior” di scienziati che hanno sviluppato nuovi progetti sulle energie alternative, e che nazioni come la Svezia e la Norvegia hanno adottato e stanno mettendo in pratica. E’ proprio vero…yin e yang…