Il kamut è un cereale della famiglia delle graminacee, una cultivar (ovvero una varietà di pianta coltivata migliorata geneticamente) denominata a livello ufficiale QK-77. Kamut è a tutti gli effetti un marchio registrato di proprietà dell’azienda statunitense Kamut International Ltd fondata da Bob Quinn. Si tratta di una specifica sottospecie di grano, il cui nome scientifico è Triticum turgidum ssp. turanicum. Tale sottospecie sembra fosse già in uso migliaia di anni fa in Egitto, da cui anche il nome scelto da Bob Quinn, derivante da “Ka’ moet”, che nell’antica lingua egiziana significava “anima delle terra”.
La sottospecie di grano kamut nasce dall’incrocio tra il grano comune e un’altra sottospecie, il polonicum. Può essere acquistato generalmente in forma di chicchi, farina, e prodotti lavorati quali pane, pasta e gallette. Tra le proprietà principali del kamut molto interessante è il suo apporto energetico, decisamente superiore a quello del grano comune, che ne fa un alimento più completo dal punto di vista nutritivo. Rispetto al frumento presenta inoltre una maggiore concentrazione di proteine (17% contro 12%), ed essendo una specie integrale apporta anche più fibre rispetto ai cereali alimentari raffinati; presenta inoltre maggiori quantità di selenio e di vitamina E (quest’ultima in concentrazioni del 30% superiori a quelle del grano). Minore, invece, l’apporto di vitamina B6. Data la naturale presenza di glutine, il kamut non è un prodotto adatto ai celiaci, come ogni altro tipo di grano, può tuttavia, in alcuni casi specifici, essere utile a chi ha delle allergie alimentari particolari che rendono problematica l’assunzione di frumento.
Ma la caratteristica del kamut che più vorremmo mettere in luce qui è la sua innata robustezza, che ne fa un candidato ideale per la coltivazione biologica. Di fatti, in quasi tutto il mondo è questo il metodo colturale scelto per questa varietà di grano, con tutto ciò che ne consegue in termini di genuinità del prodotto finale.
Sebbene la sottospecie Triticum turgidum ssp. turanicum sia coltivata in varie zone del mondo, la commercializzazione sotto il nome di Kamut, con il quale è divenuta famosa, è possibile solo per la Kamut International Ltd. Chiunque volesse acquistarlo via internet, quindi, dovrebbe prestare particolare attenzione perché la stessa sottospecie viene venduta con denominazioni molto diverse le une dalle altre.
Photo Credits | Bernt Rostad su Flickr
Lucia Cerri 11 Luglio 2012 il 4:19 pm
ribadisco che alla base di questi articoli c’è un errore di fondo: kamut non è il nome di una varietà. Si veda il commento all’altro post…