Ha fatto tanto parlare di sé nei giorni scorsi perché era “il treno di Montezemolo“. Si era parlato della novità dopo oltre un secolo di egemonia delle Ferrovie dello Stato, perché era un treno super-lusso, perché era molto costoso e per tanti altri aspetti. Ma è passato stranamente inosservato anche il lato ecologico di Italo. Sì perché la Nuovo Trasporto Viaggiatori, la compagnia fondata da Montezemolo, Della Valle e gli altri soci, si è concentrata anche su questo punto di vista, senza stranamente pubblicizzarlo molto.
Tanto per cominciare, il 98% dei materiali con cui è costruito sono riciclati. Il veicolo pesa il 10% in meno rispetto a quelli di Trenitalia della stessa categoria dell’Alta Velocità, e per questo riduce del 15% il consumo energetico. Questa cifra ammonta a circa 650 mila kw/h che corrispondono a 500 mila chilometri in più. Inoltre, altro aspetto che vale la pena di sottolineare, Italo è il primo treno ad Altissima Velocità che rientra nei parametri europei di sicurezza e tutela dei passeggeri in caso di disastro ferroviario. Anche se con l’ecologia non c’entra molto, si tratta sempre di una nota di merito.
Tornando agli aspetti della sostenibilità, va detto che viene ridotto anche l’inquinamento acustico. Grazie alle sue linee di design aerodinamico infatti, l’attrito con l’aria viene ridotto del 15%. Ciò significa meno rumore ed anche meno energia necessaria per dargli la spinta. Per intenderci, quando viaggia a 360 km/h produce la stessa quantità di rumore che un treno di Trenitalia produce quando viaggia a 300 km/h.
Il consumo energetico viene ridotto anche dal fatto che non c’è una motrice che trascina tutti gli altri vagoni, ma ogni vagone è dotato di forza motrice propria, in modo da utilizzare meno energia per ogni carrozza. Grazie ai suoi comfort, come la carrozza cinema o il ristorante, permette di coprire più agevolmente le lunghe tratte, evitando così di prendere l’aereo che inquina molto di più. L’esordio avverrà sabato prossimo 28 aprile con il treno Napoli-Milano.
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