Da un recente sondaggio effettuato da Fondazione Impresa emerge una foto dell’Italia che ci fa capire chi è più attento allo stile di vita sostenibile e chi invece deve ancora migliorare. Le motivazioni sono tutte da ricercare, ma almeno abbiamo un punto di partenza su cui agire. Pare infatti che l’italiano che mediamente è più attento degli altri in quanto a sostenibilità è donna tra 35 e 54 anni, ha un’istruzione medio-alta e vive al Nord.
In generale, secondo le domande rivolte agli italiani dai sondaggisti, sono sempre le donne quelle che risultano più attente, visto che nelle quattro categorie (Forte, Buona, Discreta e Scarsa sensibilità verde), esse occupano le tre posizioni migliori, lasciando il “record negativo” ai maschietti.
I dati sugli italiani riflettono un po’ quelli visti sulla qualità della vita delle città in fatto di riciclo, inquinamento ed altri dati ambientali. Infatti vediamo che più si scende geograficamente e minore è l’attenzione verso le tematiche ecologiche (la fascia peggiore è quella maschile over 54, meridionale e con un tasso di istruzione basso).
In generale però la fotografia non è così negativa visto che risulta che ben l’88,3% dei nostri connazionali mette in pratica almeno 5 comportamenti green. Tra i più gettonati ci sono quelli che fanno anche risparmiare denaro (visto che molto spesso risparmio economico ed ambiente vanno a braccetto) come evitare lo spreco d’acqua, utilizzo di lampadine a risparmio energetico, acquisto di alimenti biologici a chilometro zero, limitazione nell’uso degli impianti di riscaldamento e raffreddamento e raccolta differenziata.
Dove invece gli italiani hanno molta strada da fare è dal punto di vista dei trasporti, dato che meno di un italiano su tre divide l’auto con altre persone mentre appena il 58,6% preferisce i mezzi pubblici o la bicicletta all’auto per andare al lavoro o a scuola/università.
È alta la quota di italiani che ha deciso di darsi regole quotidiane per ridurre l’impatto ambientale. Sono in gran parte accorgimenti che fanno parte della sfera domestica […] Mentre i comportamenti “fuori casa”, come l’utilizzo dei mezzi pubblici o della bicicletta, faticano ad imporsi
è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori, che però chiudono con un cenno di speranza. Pare infatti che, seppure molti comportamenti sostenibili non siano stati ancora recepiti, c’è la volontà di fare di meglio, come il 13,4% degli intervistati che ha dichiarato di avere intenzione di acquistare prodotti sfusi o il 10,8% che ha dichiarato di voler cominciare ad avviare la raccolta differenziata.
[Fonte: Fondazione Impresa]
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