Qual è l’energia preferita dagli italiani? Se l’è chiesto la società di sondaggi Ipr marketing che ha effettuato uno studio rivolto a migliaia di italiani di ogni età e Regione per capire quali sono le loro preferenze. Il risultato si è rivelato quello che speravamo: gli italiani vogliono le energie rinnovabili. Alla domanda secca: “qual è la fonte energetica che preferisci?”, la risposta più gettonata è stata “il solare”.
E la maggioranza non è stata di poco: ben l’89% degli intervistati ha dichiarato di preferire questa fonte energetica. Certo, tra il dire e il fare c’è molta strada, ma intanto se il Governo deve seguire gli umori della piazza, sa dove deve andare ad investire. L’energia del sole sembra l’alternativa migliore anche ad altre rinnovabili come l’eolico che ancora frena a causa della presenza troppo invasiva delle pale che non a tutti piacciono. Ma la differenza con le altri fonti energetiche è molto più netta.
Nella graduatoria delle fonti energetiche venute fuori dal sondaggio, dietro al solare che domina la scena ci sono, nell’ordine, eolico, idroelettrico, geotermia, biomasse, nucleare, gas, petrolio e carbone. Proprio su quest’ultimo punto il dibattito è molto acceso. Il 90% degli italiani infatti è favorevole alla chiusura di tutte le centrali elettriche a carbone sul territorio nazionale entro il 2020, e quasi lo stesso numero di persone, l’84%, è favorevole ad istituire una carbon tax, ovvero una tassa che pagano le società che producono inquinamento. Quindi anche quelle appunto del carbone.
Ma se gli italiani adorano così tanto il sole, perché ancora non investono? A prescindere dalla crisi economica, il problema principale, come dimostrano il 68% degli intervistati, è la burocrazia che rallenta lo sviluppo di qualsiasi attività in questo Paese. Quasi la metà considera complesso installare un impianto solare ed il 56% lo considera ancora troppo costoso. La soluzione per gli italiani potrebbe essere mantenere inalterati gli incentivi, anche se più di un italiano su due si è detto disponibile ad investire in questa fonte energetica se le procedure burocratiche diventassero più semplici.
[Fonte: IPR Marketing]
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