Più del 30% degli italiani cerca e acquista un arredamento sostenibile, ma contemporaneamente spreca e inquina senza ritegno. Nell’Italia dei paradossi la fotografia che emerge dal recente studio Seminato Mercadante del designer Roberto Paoli presentato al Salone del Mobile di Milano, è quella di un Paese attento all’arredamento sostenibile ma sprecone nei consumi e nei comportamenti domestici quotidiani.
Il designer Roberto Paoli ha raccolto opinioni e pareri di un campione di 540 uomini di età compresa tra 25 e 65 anni per monitorare come il popolo tricolore è attento all’ambiente nei consumi di ogni giorno e nell’arredamento domestico. Dalla ricerca emerge che il 32% degli intervistati si dice interessato all’eco design, all’arredamento ecologico ottenuto con materiali riciclati e a basso impatto ambientale, a prodotti realizzati senza inquinare…ma allo stesso tempo un’alta percentuale ammette di non essere attento ai consumi domestici e all’uso razionale delle risorse: il 18% ammette di non praticare la raccolta differenziata dei rifiuti; il 17% non spegne la luce quando non serve e di non fa attenzione agli sprechi di energia causati dagli standby degli elettrodomestici. Ancora più curioso è l’atteggiamento del 14% del campione di sostenitori dell’eco design che consuma molta carta, utilizzando un solo verso del foglio, che dimentica i rubinetti aperti e del 12% degli intervistati che non utilizza in casa lampadine a basso consumo. Nel nostro Paese siamo abituati al paradosso ma dallo studio emerge che c’è una volontà di cambiare, come spiega il designer Roberto Paoli
I dati raccolti confermano il gusto degli italiani per un bello che, sempre più spesso è sinonimo di ambiente. Il mondo del design può dare una grossa mano contro gli sprechi, sia attraverso lo studio dei materiali che con innovative idee di progettazone. Ecocompatibile è, nell’immaginario comune, sinonimo di riciclabilità, dematerializzazione e risparmio energetico; tre temi fondamentali che suggeriscono rispettivamente l’utilizzo di materiali riciclabili se possibile al 100%, il raggiungimento della funzione dell’oggetto senza utilizzare troppa materia e l’utilizzo di sorgenti a basso consumo.
[Fonte e foto: Roberto Paoli]
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