L’Iran ha annunciato la costruzione di 16 nuove centrale nucleari a seguito della scoperta di nuovi giacimenti di uranio grezzo nelle zone meridionali del paese: se le scorte di uranio dell’Iran secondo alcuni cominciavano a scarseggiare, l’annuncio di questa nuova scoperta rimette in discussione tutto. La quantità di risorse nei giacimenti è pari al triplo di quanto preventivato in principio.
Nuove centrali nucleari in Iran. Non due o tre, ma sedici. Secondo quanto dichiarato i nuovi giacimenti di uranio grezzo scoperti di recente nelle zone costiere a sud dell’Iran conterrebbero un quantitativo di risorsa pari a circa tre volte quanto era stato stimato nei primi momenti. Ciò andrebbe ad aumentare le scorte di uranio dell’Iran fino a 4 mila e 400 tonnellate. Ed è così che ci ritroviamo oggi a dover parlare di 16 nuove centrali per la produzione di energia nucleare entro altrettanti siti la cui precisa collocazione non è stata resa nota, ma si parla delle aree del golfo, delle coste del Mar Caspio, della provincia del Khuzestan e delle aree del mare di Oman. La disputa infinita riguardo all’utilizzo delle riserve di uranio dello stato a fini energetici e non militari si ripeterà il prossimo martedì nel meeting sul nucleare che si terrà in Kazakhistan. Tutti prevedono che l’Iran assicurerà nuovamente che l’uranio verrà utilizzato solo ed esclusivamente per fini energetici.
L’Iran quindi porterà a breve nel mondo altri 16 impianti nucleari: data la scoperta dei nuovi giacimenti (alquanto ricchi, oltretutto) non c’è da aspettarsi grandi sorprese. Le centrali nucleari arriveranno, per la contrarietà degli ambientalisti (e non solo) sparsi in tutto il globo. Le speranze di vedere l’Iran abbandonare l’energia atomica sono pressoché zero, è inutile illudersi. E quindi, nonostante gli incidenti (come la perdita di materiale radioattivo nel sito di Hanford negli Stati Uniti di pochi giorni fa) il nucleare va avanti.
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