Dopo la bocciatura del ritorno al nucleare in Italia, con il referendum, adesso a livello nazionale si è in attesa del nuovo piano energetico nazionale che il Governo, in particolare, ha annunciato per il prossimo autunno. Nel frattempo alcune Regioni hanno deciso di bruciare le tappe ripartendo con le rinnovabili, dall’eolico al fotovoltaico e passando per le biomasse ed il solare termico. E’ il caso della Liguria, con l’Amministrazione regionale che, tra l’altro, ha messo in evidenza come le imprese della filiera non chiedano solo incentivi a sostegno degli investimenti nelle rinnovabili, ma anche forti semplificazioni e snellimento delle procedure burocratiche.
Renzo Guccinelli, Assessore allo Sviluppo economico, ha non a caso posto l’accento sul fatto che non si possono di certo installare impianti alimentati a fonti rinnovabili in tutta la Liguria, ma nello stesso tempo non si possono rallentare gli investimenti di filiera in quelle aree dove questi sono possibili.
Di riflesso, l’Amministrazione regionale punta ad innalzare i limiti di potenza degli impianti alimentati a fonti rinnovabili al di sopra dei quali è necessario l’avvio della cosiddetta procedura di Via, ovverosia di valutazione di impatto ambientale; nel dettaglio, per il fotovoltaico si prevede di innalzare il limite dagli attuali 20 kw a 200 kw sia per gli impianti su tetto nelle case, sia per quelli realizzati sui capannoni industriali, e quindi su manufatti ad uso produttivo; ma anche per l’eolico l’Amministrazione regionale è intenzionata ad un innalzamento del limite. Il rilancio dei piano di sviluppo delle rinnovabili, nella Regione Liguria, sarà sostenuto dall’Amministrazione con risorse pari complessivamente a 21 milioni di euro in aggiunta ai 30 milioni che sono stati messi sul piatto nell’anno 2005.
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