Inverno 2010, il più rigido degli ultimi 30 anni

di Redazione 3

Un inverno freddo e rigido come quello del 2010 non si registrava da secoli, esattamente dall’inverno 1783-1784, quando si sono verificate le stesse condizioni atmosferiche.
Gli inverni caratterizzati da abbondanti nevicate e da temperature con parecchi gradi sottozero, si verificano almeno una volta ogni 100 anni. E la stagione invernale scorsa è stata la più fredda degli ultimi 30 anni, ma da cosa è stato determinato quel clima rigido e polare?

Uno studio apparso sulla rivista Geophysical Research Letters informa che le forti nevicate che hanno interessato il Nord America e l’Europa Settentrionale nell’inverno 2010 sono state causate principalmente dall’incontro, o meglio dalla collisione, tra due fenomeni climatici, El Niño e l’Oscillazione Nord Atlantica.

El Niño-Oscillazione Meridionale è un fenomeno climatico che si verifica nell’Oceano Pacifico in media ogni cinque-sette anni. E’ costituito da una componente oceanica e da una componente atmosferica. La prima, El Niño, è caratterizzata dal riscaldamento delle correnti oceaniche dell’Oceano Pacifico centro-orientale, ed è strettamente legata al fenomeno inverso detto La Niña, che comporta un raffreddamento delle correnti oceaniche. I due fenomeni climatici, abbreviati dalla sigla ENSO (El Niño-Southern Oscillation) provocano con il loro passaggio inondazioni e siccità nei Paesi che si affacciano sul Pacifico, per via della Oscillazione Meridionale, la componente atmosferica, che va a modificare la pressione nel Pacifico centro-occidentale.

L’Oscillazione Nord Atlantica (NAO-North Atlantic Oscillation) è invece un fenomeno atmosferico, o modo di variabilità, che interessa l’Oceano Atlantico Settentrionale ed è caratterizzato dalla fluttuazione ciclica, al livello del mare, della differenza di pressione tra l’Islanda e le isole Azzorre. L’incontro della depressione d’Islanda con l’anticiclone delle Azzorre determina la direzione e la potenza del flusso atmosferico e delle perturbazioni oceaniche. La collisione tra El Niño e l’Oscillazione Nord Atlantica, e i conseguenti cambiamenti climatici, possono essere previsti con una o due settimane di anticipo. Richard Seager, coordinatore della ricerca, ha spiegato come i due fenomeni hanno modificato il clima degli Stati Uniti nel 2010,

La Nao lo scorso inverno era probabimente in una fase negativa così come avvenne all’inizio del 1800. Ma da sola non causa tutte le precipitazioni in America, dal momento che raffredda e basta. El Niño invece ha reso gli Stati Uniti più umidi del normale: l’insolita combinazione di questi due fenomeni ha portato alle nevicate cui abbiamo assistito.

[Fonte: Ansa]

[Foto: poesiasempreio]

Commenti (3)

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