Gli inverni sempre più rigidi e le estati sempre più torride, stando a numerose autorevoli ricerche, sarebbero una conseguenza dei cambiamenti climatici in atto, causati dal riscaldamento globale. Tuttavia sono in tanti anche i detrattori dei mutamenti climatici imputabili all’uomo, scienziati che sostengono la teoria opposta: questi cambiamenti anche bruschi di temperature medie nella storia della Terra ci sono sempre stati e rientrebbero nel ciclo naturale del Pianeta e nei suoi meccanismi regolatori e di compensazione.
Sulla scia di questo filone una nuova ricerca dell’Università di Reading nel Regno Unito suggerisce che in futuro si avranno inverni più freddi, quando il Sole sarà ad un livello inferiore di attività.
La quantità di radiazioni emesse dal Sole varia naturalmente nel tempo e subisce delle modifiche anche sostanziali nel corso dei secoli.
Gli scienziati hanno misurato il campo magnetico proveniente dal Sole nello spazio per quantificare l’attività solare.
Utilizzando i dati delle temperature che risalgono al 1659, lo studio ha stabilito un collegamento tra una minore attività solare e gli inverni più rigidi.
Tra il 1650 e il 1700 c’è stato un periodo prolungato di bassa attività solare che ha coinciso con inverni più rigidi nel Regno Unito e nell’Europa continentale.
Mike Lockwood, Professore di Space Environment Physics presso il Department of Metererology dell’Università, ha spiegato che:
“Il Regno Unito ha vissuto inverni relativamente miti, negli ultimi decenni, ma non quest’anno. E quest’anno il Sole è sceso ad un livello di attività che non si vedeva da un secolo.”
“I risultati si riferiscono ai dati inerenti le variazioni di temperatura nella sola stagione invernale nell’Inghilterra centrale, e non hanno pertanto valore globale. Tuttavia, lo studio dimostra come a livello regionale o locale, l’effetto dell’intensità variabile delle radiazioni solari possa influire sul clima, ed evidenzia quanto sia importante evitare di giungere a conclusioni sul clima globale da ciò che si osserva in una sola parte del mondo.”
Lo studio completo è stato pubblicato sulla rivista IOP Publishing’s Environmental Research Letters.
[Fonte: M Lockwood, R G Harrison, T Woollings, S K Solanki. Are cold winters in Europe associated with low solar activity? Environmental Research Letters, 2010; 5 (2): 024001 DOI: 10.1088/1748-9326/5/2/024001]