Un team di ricercatori di tutto il mondo ha scoperto un tipo particolare di cella solare che fornisce alti rapporti di efficienza, i quali potrebbero far fare un grosso passo avanti alla tecnologia rinnovabile per eccellenza, ancora spesso snobbata in quanto produttrice di troppo poca energia.
La nuova cella fotovoltaica è chiamata “sensibile al colore” o più semplicemente cella Gratzel, dal nome dello scienziato svizzero che l’ha inventata, e funziona sia per le abitazioni che per gli edifici più grandi, e soprattutto a costi molti bassi.
La struttura è simile a quelle classiche, formata da silicio e diossidi di titanio, ma in più ha coloranti che raccolgono la potenza del sole. Alla base di questa cella c’è un colorante a base di rutenio che potenzia le capacità di raccolta dell’energia. L’efficienza finora riscontrata è del 10% superiore a quella delle celle normali, il livello più alto finora raggiunto, ma ancora di strada se ne può far tanta, dato che nei test di laboratorio si sono avuti diversi problemi legati alla durata dell’esposizione al sole. Aumentando la possibilità di esposizione forse si riuscirà anche a migliorare l’efficienza della cella di Gratzel.
Le celle classiche, quelle a base di silicio, hanno un costo di produzione di energia che va dai 25 fino ai 40 cents per Kw/h. Le celle di Gratzel hanno un costo di circa un terzo. Rispetto alle celle organiche hanno il vantaggio della maggiore efficienza, ma con un costo un pò superiore. Le nuove celle hanno mostrato anche maggior stabilità alle alte temperature rispetto alle formule precedenti, mantenendo oltre il 90% della produzione iniziale dopo 1000 ore consecutive di esposizione al sole. Ciò significa anche che la loro durata sarà molto superiore di quelle degli impianti già in commercio. Queste celle si possono installare non solo negli impianti classici, ma anche in quelli flessibili e nei rivestimenti. Un altro passo verso l’efficienza energetica da tenere in considerazione.
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