Non c’è bisogno di fare allarmismi, ma nemmeno di sottovalutare il problema. E’ questo il succo delle anticipazioni che l’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha annunciato prima della pubblicazione del suo ultimo documento che certamente diventerà un punto di riferimento nel dibattito sul legame tra tumori e inquinamento.
I dati sono a volte contrastanti (dipende molto da chi finanzia la ricerca), e la querelle tra chi dice che l’inquinamento, specie quello dei rifiuti, provochi tumori, e chi invece lo nega, continua ormai da anni. Ciò che per certo si può dire in questo momento è che litigare sulla questione dei rifiuti è, almeno adesso, inutile. Non ci sono dati sufficienti per supportare l’una o l’altra tesi, e quindi è controproducente affermare che provochino il cancro oppure no.
Il documento, attualmente “in via di revisione”, riporta una panoramica dei dati scientifici raccolti negli ultimi anni che dimostrano come ci può essere effettivamente un legame tra i fattori ambientali (dunque inquinamento domestico, smog cittadino, onde elettromagnetiche e quant’altro), e tumori, mentre è prematuro cercare un collegamento con i rifiuti.
Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Aiom Carmelo Iacono venerdì scorso a margine di un incontro pre-congressuale sul tema “Sicurezza del paziente oncologico fra compatibilità economiche e tutela dei diritti”, che però ha anche precisato che il documento non sarà pronto prima del nuovo anno, e che verrà pubblicato comunque entro il primo semestre del 2011.
Il collegamento fra ambiente e tumori è stato a lungo argomento di discussione sia fra i cittadini che fra i medici. Ma non è giusto nè tranquillizzare troppo, nè alimentare eccessivi allarmismi
ha spiegato Iacono. Intanto una ricerca effettuata da John Brownstein, del Children’s Hospital Boston, ha rilevato come l’inquinamento cittadino possa essere collegato ad episodi di diabete e cancro al seno, come fattore di rischio. Chissà se anche quest’altra ricerca verrà compresa nel documento dell’Aiom.
[Fonti: Adnkronos; Corriere della Sera]
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