La formazione di nubi temporalesche, che riflettono la radiazione solare fuori dall’atmosfera e portano acqua evaporata al suolo, costituiscono parte integrante del sistema climatico del pianeta. Le particelle di aerosol, un inquinante inviato nell’atmosfera dai combustibili che bruciano attraverso i processi industriali e da altre fonti, hanno un impatto significativo sulla formazione di tali nuvole.
L’influenza delle sostanze inquinanti sulle nuvole, tuttavia, è un fenomeno complesso e poco compreso fino ad oggi, ma una nuova ricerca americana ha offerto una spiegazione. I temporali sono creati da processi di convezione durante il quale l’aria più calda a basse altitudini è spinta verso le nubi più alte e più grandi. In inglese il fenomeno è chiama “Wind shear“, concetto che anche l’italiano ormai ha fatto suo con questo nome. Si tratta di un fenomeno in cui la velocità del vento orizzontale e la direzione variano ad altitudini diverse, e si verifica spesso in caso di tempeste. Quando questi venti irregolari interagiscono con le particelle di inquinamento, i ricercatori hanno scoperto che possono avere un significativo effetto frenante sulla convezione.
Le particelle di aerosol dell’inquinamento, producono acqua che si condensa in goccioline che si attaccano l’una con l’altra. Questo processo rilascia calore, il quale alimenta il processo di convezione, aumentando la dimensione e la gravità della tempesta. Quando il wind shear è presente, tuttavia, queste goccioline condensate evaporano velocemente, raffreddando l’aria nella massa della nuvola e fermando il processo di convezione. Questo “uccide” efficacemente il temporale prima che abbia la possibilità di prendere forma.
Jiwen Fan, uno scienziato atmosferico del Department of Energy’s Pacific Northwest National Laboratory, ha commentato che si tratta di
un importante fattore su come i cambiamenti di aerosol regolino i temporali e le precipitazioni.
I suoi risultati forniscono nuove intuizioni su come meglio integrare queste variabili nei modelli, che possono portare ad una maggiore precisione nella modellazione del clima futuro.
Fonte: [Treehugger]