Sono l’incubo di ogni automobilista, ma di tanto in tanto ritornano. Stiamo parlando delle targhe alterne, la nuova ordinanza voluta dal Comune di Roma per abbassare la percentuale di polveri sottili in città dopo l’ennesimo sforamento. Più precisamente sono stati superati sia i livelli di particolato fine (Pm10) che quelli del biossido di azoto (No2). Una soluzione che evita il disagio dello stop completo al traffico come avviene ad esempio a Milano, ma che comporterà certamente qualche disagio.
Si comincerà domani 9 gennaio con le targhe dispari che dovranno rimanere in garage, per poi far toccare la stessa sorte a quelle pari (comprese quelle che terminano con lo zero) il giorno dopo. Gli orari di riferimento sono dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30, mentre l’area in cui non potranno viaggiare è la fascia verde. Per i possessori di auto a benzina e diesel euro 0 e 1 e di ciclomotori e motoveicoli a 2-3-4 ruote e a 2-4 tempi euro 0 e 1 invece la situazione è ben peggiore: dovranno tenere a casa il mezzo, qualsiasi sia la sua targa, sin da oggi e fino a giovedì.
Un disagio che si potranno evitare al contrario tutti i possessori di auto elettriche, ibride, gpl e metano, oppure quelle a combustione tradizionale ma euro 5 ed i ciclomotori a 4 tempi euro 2 e le moto euro 3. Ma non finisce qui. Oltre che per gli automobilisti, l’inquinamento cittadino creerà disagi anche a chi resta in casa. Durante i due giorni della stretta voluta dal Comune, i riscaldamenti domestici non potranno superare i 18 gradi per più di 8 ore al giorno. Il motivo è da ricercare nel fatto che l’inquinamento cittadino non è solo costituito dalle automobili ma anche (e soprattutto) dalle emissioni domestiche.
A causare questa situazione, ha spiegato Marco Visconti, assessore all’Ambiente di Roma, è anche una condizione atmosferica particolare che favorisce il ristagno degli agenti inquinanti emessi dalle auto e dalle abitazioni. Certo, se poi questi non li avessero proprio emessi, sarebbe stato meglio.
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