In un mondo sempre più urbanizzato, le luci, che in molti luoghi sono sempre accese, rappresenterebbero un potenziale fattore di rischio per l’accoppiamento di alcune specie di uccelli.
E’ quanto afferma un recente studio effettuato dall’équipe di ricercatori del Max Planck Institute for Ornithology, in Germania, coordinato da Bart Kempenaers e pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica Current Biology.
Come hanno spiegato gli stessi autori, rispetto agli effetti negativi degli agenti chimici ed alle conseguenze rumorose dell’inquinamento acustico, i danni dell’inquinamento luminoso sono più impercettibili e forse non hanno ricevuto l’attenzione che meritano.
I nostri risultati mostrano chiaramente che l’inquinamento luminoso influenza i tempi di comportamento riproduttivo, con conseguenze ancora non determinate per le popolazioni di uccelli.
I ricercatori hanno studiato gli effetti dell’illuminazione artificiale notturna sul canto di cinque specie comuni nelle foreste. In quattro di queste cinque specie, i maschi vicini alle luci della strada hanno iniziato a cantare molto prima al mattino rispetto ai maschi in altre parti della foresta.
Ulteriori studi sul comportamento riproduttivo delle cinciarelle hanno scoperto che le femmine vicino ai lampioni deponevano le uova in media un giorno e mezzo prima.
I maschi vicini alle luci attiravano inoltre più di una femmina e generavano prole con altri esemplari rispetto alla loro partner principale.
Quello che a prima vista potrebbe sembrare vantaggioso per la sopravvivenza della specie, in realtà è un cambiamento comportamentale insidioso, avverte Kempenaers:
I maschi dormono meno e sono più a rischio di predazione se iniziano a cantare con molto anticipo rispetto all’alba. In secondo luogo, le femmine solitamente utilizzano il canto dei maschi come dimostrazione della qualità riproduttiva degli esemplari di sesso opposto.
Percezione che potrebbe essere falsata dal canto scatenato dalla luce artificiale e portare le femmine ad accoppiarsi con i maschi meno possenti della specie.
Kempenaers ha riferito che studi precedenti avevano già dimostrato come l’illuminazione artificiale notturna influenzasse gli uccelli che migrano di notte. Per esempio, molti uccelli vengono uccisi quando effettuano voli verso torri illuminate. Ma gli altri effetti dell’inquinamento luminoso per gli animali finora non erano stati ben documentati.
Ho il sospetto che gli effetti sulla riproduzione non siano limitati agli uccelli.
Per arginare il problema dell’inquinamento luminoso, ci sono aziende che stanno lavorando a lampade con un ridotto impatto ambientale: nei Paesi Bassi ed in Germania i ricercatori sono già all’opera e stanno iniziando a testare gli effetti di queste alternative.
[Fonte: Bart Kempenaers, Pernilla Borgström, Peter Loës, Emmi Schlicht, and Mihai Valcu. Artificial Night Lighting Affects Dawn Song, Extra-Pair Siring Success, and Lay Date in Songbirds. Current Biology, 2010; DOI: 10.1016/j.cub.2010.08.028]
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