Zone a traffico limitato e prezzi della benzina alle stelle non hanno fermato gli italiani che nel 2011 hanno fatto registrare un incremento nell’utilizzo dell’auto e, di conseguenza, anche quello dell’inquinamento. Questa è però soltanto una delle cause che hanno portato lo scorso anno all’incremento del pm10 nelle città italiane. Lo studio, realizzato dall’Istat, ha infatti registrato il superamento medio dei limiti del particolato nelle principali città italiane di 54,4 giorni, numeri migliori rispetto a due anni fa (68,9) ma molto peggiori rispetto all’anno precedente (44,6). Ricordiamo che il livello consentito dall’Europa è 35 giorni.
Come dicevamo, non è solo il traffico l’elemento scatenante dell’inquinamento. A peggiorare la situazione infatti ci si è messo anche il tempo, con condizioni metereologiche che hanno permesso ai gas serra di ristagnare sull’Italia, in particolare sulla Pianura Padana, mantenendo così elevate le misurazioni. Le città peggiori si sono dimostrate quelle del Nord (record negativo degli ultimi 4 anni) con Verona che ha raggiunto i 60 giorni di sforamento, seguita da Milano, Trieste, Roma e Torino.
Tra i capoluoghi invece i più virtuosi sono stati Venezia (per ragioni di forza maggiore), ma anche Catania, Bari, Firenze e Napoli che sono stati gli unici a non far registrare incrementi nei giorni di superamento dei limiti nelle emissioni di pm10. Valutando invece soltanto la quantità di particolato emesso, scopriamo che a sorpresa, dopo Torino, la città più inquinante d’Italia è Siracusa, seguita da Milano.
Nonostante i fattori siano molteplici, e comprendono anche le emissioni industriali e quelle domestiche, secondo le stime dell’istituto di statistica è il tasso di motorizzazione che ci ha portato a questi livelli record, grazie anche ad un +0,5% delle immatricolazioni registrato nel 2011 rispetto al calo dell’anno precedente. Da questo punto di vista è record nella città di Aosta che ha fatto registrare un incremento medio di 2.168 auto ogni mille abitanti, in pratica più di due auto a persona, bambini compresi. Per avere un’idea dei numeri basti pensare che la media italiana, che rimane comunque tra le più alte d’Europa, è di 614 auto ogni 1000 abitanti.
[Fonte: Repubblica]
Photo Credits | Thinkstock