Lo smog di Pechino invade il Giappone: la nube di pericolose polveri sottili che dai primi giorni del 2013 avvolge la capitale cinese arriva a intossicare anche i cittadini nipponici, che, inutile dirlo, ne sono tutt’altro che felici. L’inquinamento in Cina è al centro dell’attenzione del mondo da più di un mese: quando arriverà qualche provvedimento?
La drammatica situazione dell’inquinamento in Cina e a Pechino più nello specifico continua a tenere banco sulla stampa di tutto il mondo. Dopo che lo smog ha toccato livelli tali di pericolosità per la salute umana che le autorità hanno invitato i cittadini a non uscire di casa, dopo le rilevazioni che parlano di un incremento di (almeno) il 20% delle affezioni respiratorie specie nei bambini, dopo che molti negozi hanno dichiarato il tutto esaurito per le maschere antismog e allarmanti domande sono state poste anche sulla qualità dell’acqua della capitale, ecco la notizia del giorno: lo smog di Pechino è arrivato in Giappone causando in diverse città l’innalzamento repentino dei valori delle polveri sottili oltre la soglia massima indicativa dei 35 microgrammi per metro cubo.
La stampa non ufficiale ha finalmente cominciato a chiedere una soluzione al problema e qualche accenno del problema è stato fatto anche dalla stampa ufficiale. La popolazione appare assai preoccupata dai potenziali danni alla propria salute, ma mentre fa notizia l’iniziativa del noto miliardario cinese Guangbiao di distribuire lattine d’aria fresca agli abitanti per sensibilizzarli ulteriormente al problema dell’inquinamento, non giunge alcuna comunicazione delle autorità in merito a contromisure per contenere l’inquinamento nella capitale.
Da circa tre giorni il Giappone aveva manifestato la propria preoccupazione per lo spostamento della nube di smog e ora tali preoccupazioni si sono rivelate fondate: la zona occidentale dell’arcipelago, in particolare le aree comprese tra Nagasaki e Fukuoka sono state invase dallo smog cinese. Certo in Giappone l’innalzamento dei valori è contenuto, lontanissimo dalle terribili concentrazioni di Pechino, nondimeno, i cittadini giapponesi stanno dimostrando di non apprezzare per nulla questo inquinamento d’importazione.
Photo Credits | ernop su Flickr
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