Nel dicembre 2007 l’amministrazione Bush ha constatato che i gas ad effetto serra, in particolare quelli emessi dai veicoli a motore, sono un pericolo per la salute pubblica, e quindi dovevano essere disciplinati dalla Clean Air Act. Questo rapporto però è stato secretato, anche se la sua esistenza era ben nota a tutti.
Le 29 pagine del rapporto dall’EPA (l’agenzia per l’ambiente) sono state viste da Bush stesso e solo da pochi altri eletti, ma non sono state autorizzate delle copie, e l’Office of Management and Budget della Casa Bianca ha bloccato un tentativo di renderlo pubblico. Il documento è stato rilasciato solo ora, per la prima volta, al pubblico americano.
L’amministratore si propone di scoprire se l’inquinamento atmosferico delle concentrazioni di gas ad effetto serra possano ragionevolmente mettere in pericolo il benessere pubblico.
Questa è l’apertura della relazione fatta dall’EPA, amministrata dallo stesso Bush. La constatazione sugli stessi sei gas ad effetto serra (CO2, metano, ecc), è stata effettuata nel rapporto che l’EPA ha fatto ad Obama, e si concentra sul regolare tali emissioni, in primo luogo dai veicoli. Il rapporto ha anche accuratamente descritto l’impatto che le emissioni hanno sul clima, dal livello dei mari allo scioglimento dei ghiacciai. In sostanza, la relazione conferma che le emissioni di gas serra stanno causando il riscaldamento globale.
Ecco la parte sorprendente: il presidente Bush ha inizialmente accettato le conclusioni degli scienziati, tanto che, secondo E & E Daily, Bush avrebbe anche ordinato che l’amministrazione adotti “alcuni passi significativi verso la regolamentazione delle emissioni di gas serra”. Ma se così fosse, sembra che nessuno si sia accorto cosa effettivamente sia stato fatto. Ed in realtà non è stato fatto nulla, visto che a provocare queste emissioni sono state le aziende del Presidente degli Stati Uniti e dei suoi sostenitori.
Ecco come ne parla il New York Times:
Jason Burnett, al momento capo consulente dell’EPA di Stephen Johnson, ha scritto l’originale ricerca per il documento e lo ha inviato alla Casa Bianca per un esame finale. Ma gli investigatori del Congresso l’anno scorso hanno stabilito che Bush ha infine fatto marcia indietro dopo i controargomenti del vicepresidente Dick Cheney, l’Office of Management and Budget, il Dipartimento dei Trasporti, Exxon Mobil Corp. e altri, del settore petrolifero.
Naturalmente, dopo che Cheney l’ha convinto, Bush ha sigillato il documento e ha rifiutato di pubblicarlo. Per questo motivo l’America, ma di conseguenza anche il mondo, ha avuto due anni di inerzia sul cambiamento climatico, ed un rallentamento colpevole sulle iniziative per fermare il riscaldamento globale. Per fortuna che oggi Bush non è più Presidente degli Stati Uniti.
Da questo link è possibile consultare il documento originale.
Fonte: [Treehugger]
Nexso 18 Ottobre 2009 il 4:01 am
E’ soltanto un bast***o. Questo solo l’ultimo dei migliaia di casini che ha commesso questo mostro. Quando è stato senatore del Texas ha messo sulla sedia elettrica circa un centinaio di condannati. Tanto per dirne una.