L’inquinamento attraversa il mondo

di Redazione 1

nube di polvere

Lo smog e l’inquinamento atmosferico delle fabbriche può avere un impatto negativo sulla qualità dell’aria non solo nelle nazioni in cui è prodotto, ma anche nelle regioni lontane del mondo. Nei prossimi decenni, le emissioni di origine antropica dovrebbero aumentare in Asia orientale ed in un numero crescente di Paesi si potranno sentire gli effetti anche se il mondo industrializzato sta lavorando per rafforzare le norme di protezione ambientale.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha analizzato i dati meteorologici e chimici e ha scoperto che alcuni picchi inquinanti negli Stati Uniti possono essere trasportati fin verso l’Asia. Uno studio ha scoperto che una massa d’aria inquinata ha circa otto giorni di tempo per viaggiare dall’Est asiatico fino al centro degli Stati Uniti prima di esaursi.

L’inquinamento atmosferico non conosce confini nazionali, l’atmosfera si connette tra regioni remote del nostro pianeta. Le emissioni in un solo Paese possono influire sulla salute umana e dell’ecosistema in Paesi lontani sottovento. Anche se è difficile quantificare queste influenze, in alcuni casi l’impatto è notevole in termini di prospettive legislative e di sanità pubblica

ha spiegato Charles Kolb, presidente della commissione che ha redatto il rapporto e presidente dell’Aerodyne Research Inc.

La relazione ha esaminato quattro tipi di inquinanti: l’ozono; il particolato sottoforma di polveri, solfati o fuliggine; mercurio; inquinanti organici persistenti, come il DDT. Il comitato ha ritenuto che vi siano le prove che questi quattro tipi di inquinanti possano passare attraverso gli oceani e in tutto l’emisfero settentrionale, offrendo notevoli concentrazioni nei Continenti sottovento.

L’inalazione diretta di ozono e di particolato può causare problemi respiratori e altri effetti sulla salute. Anche piccoli aumenti nelle concentrazioni atmosferiche possono avere impatti negativi. Il mercurio e gli inquinanti organici persistenti possono accumularsi sulla terra e nei bacini idrici, che possono contaminare le fonti di cibo. Per esempio, la gente potrebbe consumare mercurio mangiando del pesce. C’è anche preoccupazione per l’eventuale rilascio delle emissioni immagazzinate nel suolo, foreste, ghiacciai, e in altri ambienti.

I cambiamenti climatici potrebbero anche portare ad un clima più caldo e agli spostamenti nella circolazione dell’aria. Tali modifiche potrebbero incidere sui modelli di emissione, trasporto, trasformazione e deposizione per tutti i tipi di inquinamento. Ma tale aumento potrebbe essere attenuato da sforzi di controllo rigoroso dell’inquinamento e dalla cooperazione internazionale nello sviluppo e nella distribuzione di tecnologia di controllo dell’inquinamento.

Alcuni studi hanno stimato che la riduzione dell’ozono che provoca emissioni del 20% nelle altre principali regioni industriali dell’Emisfero Nord potrebbero significare circa 500 morti in meno all’anno da premature condizioni cardiopolmonari.

Fonte: [Livescience]

Commenti (1)

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