Secondo la leggenda la città di Atlantide era abitata da un tipo di umanità molto avanzata tecnologicamente, probabilmente anche più avanzata di quanto lo siamo noi oggi. Però, esattamente come noi, non è stata in grado di avere la meglio sulla forza della natura e così è stata “inghiottita” dall’oceano. Oggi qualcuno si azzarda ad affermare che, se la leggenda fosse vera, il fenomeno che colpì Atlantide fu quello dell’innalzamento dei mari, e che oggi potrebbe ripetersi anche con le città moderne. La candidata ideale a fare la fine di Atlantide sembra essere Miami.
In un lunghissimo articolo comparso su Rolling Stones si spiega il perché. Secondo gli autori, entro il 2030 il livello delle acque si sarà talmente alzato che basterà un uragano, molto comune in quelle aree, per inondare l’intera città. Non solo South Beach e le spiagge più vicine all’oceano, ma anche i palazzi e gli edifici di diversi piani che teoricamente dovrebbero riuscire a tenere la testa fuori dall’acqua.
Uno degli aspetti più inquietanti della vicenda è che, di fronte ad una potenza così incontrollabile, potrebbero esserci danni anche alle centrali nucleari vicine, le quali sprigionerebbero nubi tossiche che si propagherebbero per centinaia di chilometri e non risparmierebbero nemmeno le città che sono lontane dalla costa. Dopotutto un assaggio di quello che potrebbe accadere lo abbiamo già avuto, ad esempio con l’uragano Andrew del 1992 che spazzò la Dade County, a sud di Miami. E all’epoca gli uragani non erano così forti come lo sono oggi, né come si prevede lo saranno in futuro.
Con la fine del secolo Miami è destinata a diventare meta per lo snorkling di turisti annoiati che anziché andare a guardare le bellezze naturali sottomarine potranno ammirare una città sommersa.
Le acque crescenti distruggeranno Miami lentamente, per infiltrarsi nel cablaggio, strade, fondamenta degli edifici e nelle forniture di acqua potabile – e rapidamente, aumentando la potenza distruttiva degli uragani. Miami, come la conosciamo oggi, è condannata. Non è una questione di se. Si tratta di una questione di quando
afferma Harold Wanless, presidente del dipartimento di scienze geologiche presso l’Università di Miami. Tutto per lo scioglimento dei ghiacciai. Secondo i dati di Wanless, dal 1920 ad oggi il livello del mare nella media globale è salito di 22 centimetri, ma nei prossimi decenni l’innalzamento sarà molto più rapido perché sta accelerando lo scioglimento dei ghiacciai. Secondo il National Oceanic and Atmospheric Administration i mari intorno alla città di Miami potrebbero arrivare a crescere fino a 5 metri, arrivando così a sommergere l’intera città. Ovviamente Miami non sarà l’unica che andrà incontro a questa fine, ma come lei rischiano decine di città costiere come Londra, New York, Shanghai e praticamente pure mezza Italia.
[Fonte: Rolling Stones]
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