Ormai lo scioglimento dei ghiacciai è un fatto noto, e più che capire come fermarlo, ormai gli scienziati tentano di capire come limitarne i danni. Per questo bisognerebbe agire sulle zone che per prime verranno colpite, e così un gruppo di ricercatori britannici ed olandesi ha stimato quali saranno le prime città a rischiare i maggiori danni a causa dell’innalzamento del livello del mare.
Secondo le stime pare che la prima città a venire sommersa potrebbe essere Shanghai, in Cina, seguita da numerose città europee. Per stabilire questa poco invidiabile classifica i ricercatori hanno stabilito un indice basato su 19 parametri che vanno dal livello di attività economica della città al numero di rifugi in caso di alluvione, passando per il numero di persone affette da disabilità, la capacità cittadina a far fronte alle alluvioni ed il numero di eventi naturali catastrofici stimabile.
Ne è risultato così che tra le megalopoli (città con milioni di abitanti), quella maggiormente a rischio è Shanghai, seguita da Dhaka in Bangladesh.
La vulnerabilità è una questione complessa. Non è solo l’esposizione alle inondazioni, ma l’effetto che ha sulle comunità e le imprese e quanto una grande alluvione può distruggere l’attività economica. Il nostro indice esamina come le città sono preparate al peggio. Ad esempio cosa hanno in difesa dalle alluvioni, quanto gli edifici sono facili da sgombrare e riparare dopo il diluvio? È importante sapere quanto velocemente una città sia in grado di recuperare dopo una grande alluvione
afferma il professor Nigel Wright che ha guidato il gruppo di ricerca dell’Università di Leeds. La città cinese è maggiormente a rischio perché già normalmente è esposta a picchi di tempeste devastanti, e così con l’innalzamento dei mari rischia delle catastrofi ancora più gravi di quelle di oggi. Nonostante sia spesso esposta alle intemperie, buona parte della popolazione vive lungo la costa e la città non è preparata a far fronte alle emergenze.
Secondo il prof. Wright basterebbe anche un’alluvione ogni 100 anni per mettere in ginocchio Shanghai e parte dell’economia cinese e mondiale. Diversa la situazione di altre megalopoli a rischio come Dhaka, Manila e Calcutta, le quali sono a pochi metri sopra il livello del mare e non avendo buone infrastrutture rischierebbero danni ingenti. In Europa quelle a maggior rischio sembrano essere Marsiglia e Rotterdam perché esposte a forte rischio di alluvioni e tempeste, ma sono meno vulnerabili delle città asiatiche perché hanno infrastrutture tali da permettere di contrastare adeguatamente le forze della natura. Secondo la stima di Wright, anche se queste città venissero colpite, si riprenderebbero in fretta.
[Fonte: Sciencedaily]
Photo Credits | Getty Images
Margherita 1 Marzo 2017 il 3:12 am
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