L’innalzamento del livello del mare causato consequenzialmente dal riscaldamento climatico e dallo scioglimento dei ghiacciai porterà ad una vera e propria riscrittura della mappa delle zone abitate e ad una migrazione delle popolazioni interessate in primo luogo dal fenomeno verso territori interni. Un cambiamento che non sarà solo locale ma interesserà e sarà avvertito a livello globale, perchè andrà ad intaccare e a modificare senza vie di ritorno l’economia delle popolazioni costiere, costrette ad abbandonare le terre sommerse.
L’unica via di scampo sembra quella di affidare ai modelli matematici un calcolo approssimativo di dove, quando e come alcune aree costiere ora densamente popolate andranno a scomparire, con l’intento di arginare sin da ora i danni, essere preparati ad ogni evenienza e garantire alle popolazioni interessate un futuro.
Un primo approccio matematico al problema è stato tentato da un gruppo internazionale di scienziati: Sajjad Zahir della University of Lethbridge, Alberta, Canada, Ruhul Sarker della University of New South Wales, Canberra, Australia e Ziaul Mahmud del Lethbridge Community Network. Gli studiosi hanno elaborato un algoritmo matematico per affrontare il problema della delocalizzazione della popolazione.
Il duplice obiettivo del team di matematici è quello di di ottimizzare l’approccio istituzionale al problema nonchè di aiutare i governi a decidere quale porzione della popolazione avrebbe bisogno di essere trasferita e quante persone potrebbero invece rimanere sul posto a cercare un qualche tipo di adattamento ai cambiamenti climatici. Una prima misura concreta per affrontare con realismo e scientificità un fenomeno sempre più tangibile e bisognoso di previsioni e soluzioni ragionate.
L’algoritmo così realizzato tiene conto nel calcolo delle preferenze della gente, dei vari costi dell’operazione, e delle priorità della pianificazione con l’obiettivo ultimo di garantire che la questione della delocalizzazione sia indirizzata in maniera equa e sia economicamente valida.
Anche se le misure di attenuazione dei danni dei cambiamenti climatici sono di vitale importanza per il controllo delle emissioni di gas serra, ci sono limitazioni evidenti a tali sforzi e dunque si rivela necessario cercare nuovi approcci concreti per consentire all’uomo di adattarsi in un mondo profondamente mutato dagli effetti del riscaldamento globale.
[Fonte: Inderscience Publishers (2009, April 3). Rising Sea Levels Will Lead To ‘Relocation, Relocation, Relocation’: Math Could Address Climate Change Population Concerns. ScienceDaily. Retrieved April 5, 2009, from http://www.sciencedaily.com /releases/2009/04/090401134604.htm]