Dall’INGV giunge il rapporto sui terremoti in Italia nel 2014 e i dati di confronto rispetto al 2013: il numero degli eventi sismici è aumentato e si sono registrati due terremoti poco al di sotto del grado 5 della scala Richter. Ecco tutti gli eventi più rilevanti e le sequenze sismiche più lunghe in assoluto rilevate dall’istituto.
Come riporta l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in Italia nel 2014 si sono verificati circa tremila terremoti in più rispetto al 2013, con una media di 66 eventi sismici giornalieri, quasi tre per ogni ora. In tutto i terremoti localizzati in Italia dall’RSI, la Rete Sismica Nazionale, sono stati 24 mila 312 nell’anno scorso; in termini di intensità i sismi con magnitudo da 1,5 in su sono stati 7169, dei quali 731 con magnitudo pari o superiore a 2,5 (e pertanto comunicati dall’INGV alla Protezione Civile). Ma quali sono stati i più forti terremoti dell’anno 2014 nel nostro paese?
Gli 8 terremoti con magnitudo maggiore che si sono registrati in Italia nel corso dell’anno da poco trascorso sono stati il sisma con epicentro nelle Alpi Cozie del 7 aprile 2014, con magnitudo di 4,7, verificatosi a 5 km di profondità, il sisma con epicentro del mar Ionio del 5 aprile, anch’esso di magnitudo 4,7, verificatosi tuttavia a ben 65,7 km di profondità, e il sisma con magnitudo 4,4 ed epicentro in Slovenia del 13 marzo 2014. Abbiamo poi il terremoto avvenuto nella provincia di Cosenza il 28 dicembre 2014, per il quale si è registrata una magnitudo di 4,3, il sisma registrato con epicentro alle Isole Eolie del 9 ottobre scorso, magnitudo ML 4,3 e profondità di 24,9 km, e ancora un altro sisma con epicentro in Slovenia avvenuto il 22 aprile, che ha fatto registrare una magnitudo pari a 4,2, nonché l’evento sismico nel Matese registrato il 20 gennaio 2014 con magnitudo 4,2 e il sisma con epicentro nell’Appennino Modenese verificatosi il 7 settembre scorso, la cui magnitudo è stata di 4,1.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia fa notare inoltre come la maggior parte degli eventi sismici dello scorso anno abbia avuto luogo tramite sequenze sismiche, con terremoti registrati a gruppi di eventi più che isolatamente; secondo le analisi nel 2014 risultano più di quattrocento sequenze sismiche, di cui cento con meno di 5 eventi, ma vi sono state anche sequenze durate mesi con più di mille terremoti rilevati. In tutto si contano 9 sequenze di eventi sismici durate per più di un mese e 28 con durata compresa tra i 7 e i 30 giorni. Facile individuare dagli ultimi dati INGV sui terremoti quale sia la zona con maggiore tasso di sismicità in Italia, almeno relativamente al 2014: si tratta della fascia centrale degli Appennini, zona presso cui si è registrata la lunghissima sequenza nei pressi di Pietralunga, durata quasi quattro mesi con 1078 terremoti registrati. Notevolissima anche la sequenza di terremoti che ha avuto luogo vicino a Gubbio, con oltre 600 sismi rilevati e una durata che ha oltrepassato i sette mesi, ma con pochissimi eventi che hanno fatto registrare una magnitudo pari o superiore a 2. Alla sequenza di Gubbio e alle altre più importanti dell’anno 2014 l’INGV ha dedicato inoltre degli approfondimenti specifici reperibile sul blog ufficiale dell’istituto, al quale rimandiamo per ulteriori dettagli e statistiche.
Rhys 1 Marzo 2017 il 2:12 am
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