L’American Chemistry Council (ACC) ha posto come obiettivo che i sacchetti di plastica del futuro dovranno essere prodotti con il 40% del materiale potenzialmente riciclabile entro il 2015. Per quella data si prevede di ridurre i rifiuti per un ammontare di circa 300 milioni di dollari (circa 220 milioni di euro) all’anno. L’obiettivo richiederà due punti primari, i quali dovranno soddisfare le seguenti condizioni:
1. Il processo di produzione dovrà essere rivisto, e per questo l’industria del sacchetto di plastica sta cercando di investire 50 milioni di dollari per questo scopo;
2. L’industria ha bisogno di raccogliere più sacchetti di plastica per fornire l’ulteriore contenuto riciclato, anche se i numeri specifici non sono stati menzionati.
L’ACC ha affertmato che il riciclaggio è aumentato del 27% dal 2005 al 2007, quando 830 milioni di dollari erano stati raccolti. Questo è stato anche prima che nelle grandi città venissero sviluppati programmi di riciclaggio dei sacchetti di plastica nei negozi al dettaglio. Quando i sacchetti sono stati raccolti a fini del riciclaggio, sono stati triturati in palline che possono essere utilizzate per i nuovi sacchetti di plastica e come combustibile. I sacchetti di plastica riciclata contengono di solito più materiale ecologico rispetto a quelli di plastica.
Un potenziale ostacolo per la raccolta differenziata della plastica è l’aumento della popolarità delle borse riutilizzabili, che consentono ai clienti dei negozio di non usare i sacchetti di plastica, ma di portarseli da casa, riducendo così il quantitativo da riciclare, alimentando uno degli aspetti cardine dell’ecologia, e cioè il riuso. Le stime di Whole Foods dicono che l’uso dei sacchetti riutilizzabili è triplicato negli ultimi anni senza incentivi statali o campagne di sensibilizzazione.
La nuova campagna ha già ricevuto il sostegno di diversi rivenditori, tra cui Walgreens e Publix, nonché gruppi regionali come l’associazione dei dettaglianti di diversi Stati. Come quasi tutte queste campagne in favore dell’ambiente che nascono in America, ci aspettiamo che, prima o poi, arrivino anche in Italia.
Mattia 29 Aprile 2009 il 6:36 pm
Ma spero ben che nel 2015 siano scomparsi dalla faccia della terra questi sacchetti, di plastica e di plastica riciclata.