Per qualche ora abbiamo rivissuto la paura della Costa Concordia per poi scoprire che si tratta di tutta un’altra storia e, soprattutto, che questa avrà tutto un altro finale. Siamo a Civitavecchia, vicino Roma, porto principale per la Sardegna. E proprio un traghetto diretto a Olbia ieri sera ha fatto fare un balzo per la paura a tutti. Poco dopo la partenza infatti un boato ha spaventato i 300 passeggeri a bordo che sono subito scappati all’esterno, memori di quanto avvenuto sulla nave della Costa, e stavolta sono stati tutti messi in salvo.
Non abbiamo uno Schettino-bis, per fortuna. E’ avvenuto che poco dopo la partenza del traghetto Sharden della Tirrenia, i venti molto forti che stanno sferzando la Capitale in questi giorni abbiano fatto agitare il mare talmente tanto da portare la nave a sbattere contro una diga foranea. Per fortuna il mezzo si trovava molto vicino alla costa, e così gli immediati soccorsi della Guardia Costiera hanno fatto evitare il peggio.
Si è aperto uno squarcio a circa 30 metri sopra la linea di galleggiamento, e questo forse ha salvato l’imbarcazione dato che se l’apertura fosse avvenuta al di sotto di tale linea, ci saremmo ritrovati con una Concordia-bis. I passeggeri sono stati fatti immediatamente evacuare, e la vicinanza con il porto ha certamente favorito tale operazione, ma ovviamente la paura è stata tanta, anche perché, specialmente nei primi momenti, ha ricordato la vicenda dell’Isola del Giglio.
Per quanto riguarda il problema ambientale, possiamo rassicurare tutti affermando che non ci sono pericoli. Essendo il buco più in alto del livello che finisce in acqua, non c’è il pericolo che la nave affondi, dunque questa potrà essere riparata senza problemi e soprattutto senza il rischio che affondi, spargendo il suo carico di carburante nelle acque laziali. A meno di qualche altro avvenimento, la vicenda potrebbe essersi già chiusa qui.
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