L’Egitto, al centro dell’attenzione mondiale nei mesi scorsi per la rivolta contro Mubarak, una delle scintille della cosiddetta primavera araba, che ha portato alla caduta del Governo egiziano, torna a far parlare di sé per ben altre vicende, legate all’atomo.
Ieri si è infatti appreso, ma le fonti non sono ben chiare, di un incidente nucleare: un’esplosione avvenuta in un impianto piccolo quale è quello di Anshas, a Nord de Il Cairo, nella regione del Delta del Nilo, che potrebbe aver provocato una fuga di acqua radioattiva. Per la precisione si parlerebbe di dieci metri cubi di materiale contaminato ma finora non arrivano conferme.
Sulla base di quelli che sono i criteri in merito stabiliti dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, l’incidente, spiega la fonte, sarebbe classificato come di terzo livello. Il condizionale è d’obbligo: le informazioni, come purtroppo avviene quasi sempre quando si tratta di problemi a reattori nucleari, sono scarse e permeano poco nella spessa cortina eretta dalle autorità per evitare allarmismi e panico tra la popolazione e nei Paesi confinanti.
La fonte che ha rivelato la notizia dello scoppio di una pompa del reattore è anonima, ma la voce, seppur senza nome, pare sia trapelata dall’Autorità egiziana per l’energia atomica. Il dato più sconcertante è che questo reattore di ricerca era tornato operativo, dopo un periodo di inattività, senza aver ricevuto il via libera perché non conforme alle norme di sicurezza, tanto che nel 2010 il direttore aveva rassegnato le sue dimissioni.
A volte ci chiediamo (domanda retorica) se a fare i danni maggiori, più che il nucleare, non sia la cattiva gestione degli impianti, imperdonabile quando si tratta di sicurezza atomica. Non ci sono margini d’errore, dovrebbe essere tutto calcolato, ogni evenienza, eppure continuano a verificarsi molti incidenti che saranno pure piccoli, e chissà quanti ci vengono nascosti ogni giorno, ma certo non fanno dormire sonni tranquilli perché sappiamo cosa c’è in gioco e che i danni a breve, medio e lungo termine delle fuoriuscite radioattive travalicano i confini nazionali, entrano nella catena alimentare, ci piovono letteralmente addosso. Il giornale locale Rose el Youssef titola L’Egitto si salva da un disastro nucleare e ci auguriamo davvero non ci siano gravi conseguenze, anche se è già grave che sia successa una cosa simile e che nei reattori si avvertano scoppiettìi come nella pentola dei pop corn.
[Fonte: Agi]
viola 6 Giugno 2011 il 1:32 pm
Meno male che il nucleare è sicuro!….alla faccia.
Non mi piace assolutamente che assieme a questi articoli, appaiano pubblictà sugli impianti fotovoltaici, prezzi e installazioni, mi sa tanto del solito “businnesse”, buttain c@@o al prossimo. No non mi piace.
Paola Pagliaro 6 Giugno 2011 il 3:18 pm
le pubblicità sono automatiche, le inserisce google in base all’argomento trattato…
Anonimo 7 Giugno 2011 il 11:31 am
viola wrote:
SI! proprio sicurissimo!! Noi qui,non lo vogliamo il nucleare!
Hybris 10 Giugno 2011 il 1:01 am
IMBECILLI: L’EGITTO NON HA CENTRALi NUCLEARI !!! E’ TUTTO INVENTATO.
Paola Pagliaro 10 Giugno 2011 il 10:46 am
grazie per il complimento, sei davvero molto gentile, ad ogni modo si tratta di un reattore di ricerca ed esiste eccome, come d’altra parte, è scritto CHIARAMENTE nel nostro articolo, che cita CNN, Reuters ed il giornale egiziano da cui è trapelata la notizia, che sempre come scritto CHIARAMENTE nel post non è stata confermata. Che si trattasse di una centrale nucleare e non di un reattore di ricerca lo hanno scritto altri giornali, non noi. Bisogna leggere gli articoli prima di commentare.
Stella 10 Giugno 2011 il 11:38 am
Eh, Paola che vuoi? I sostenitori del nucleare si arrampicano pure sui vetri per aver ragione…e inoltre parlano, parlano, parlano ma non si vanno mai a informare realmente su siti internazionali accreditati, dove sono forniti dei dati sulla pericolosità del nucleare e sulla sua reale efficienza energetica. E come si può allora instaurare un dialogo? Mi spiace per loro, poveretti, sono semplicemente degli ideologizzati inconsapevoli…però mi domando: sapranno pure delle pericolosità delle scorie, e quelle si producono indipendentemente da eventuali incidenti, eppure mi pare che non sia argomento di loro interesse, anzi pensano solo a quanto potrebbero risparmiare in bolletta (ovviamente sulla base di promesse politiche e non di una reale informazione in materia)…bah, alla faccia dell’evoluzione umana…
Paola Pagliaro 10 Giugno 2011 il 12:47 pm
Infatti, avevo anche allegato l’annuncio delle dimissioni del direttore del reattore di ricerca qualche tempo fa perché denunciava problemi… se non esistesse il reattore mi chiedo da cosa si sarebbe dimesso questo tizio, ma non credo nemmeno abbia letto il pezzo, ecco. Ad ogni modo il punto è che spesso si rimprovera a chi è contrario al nucleare di parlare a sproposito ma a me sembra avvenga il contrario. Ad esempio, in questo articolo non nomino mai la parola referendum, eppure su un altro blog dicono che è stato scritto per spaventare le persone e convincerle ad andare a votare. Stanno sempre sulla difensiva. Sembra quasi che Fukushima, la marea nera, Chernobyl, lo sversamento di petrolio in Sardegna li provocano gli ambientalisti tanto per accreditare le rinnovabili, che non hanno nemmeno bisogno di pubblicità positiva perché sono pulite e certamente meno rischiose, è un’evidenza che non ha bisogno di comprarsi consensi a differenza di ben altra industria che deve coprire il marciume di cui ricopre il mondo. Ci sono multinazionali che parlano negli spot di sviluppo sostenibile, integrazione con le popolazioni locali, rispetto del territorio ecc e poi si scopre che stanno uccidendo di esalazioni centinaia di persone. Ma è tutto falso, sono solo gli ambientalisti che diffondono dati falsi, anche a Fukushima, dove il gestore dell’impianto è scoppiato in lacrime ammettendo che la situazione era gravissima, mi hanno scritto che alla fine, dai, non è andata così male, poteva andare peggio in fondo. Peggio del livello 7? Il livello 7 non lo abbiamo mica inventato noi o Greenpeace. Oppure siamo andati a lì a spaventare il direttore della Tepco per farlo piangere in mondovisione? Già deve essere sicuramente un complotto nostro! A Fukushima stanno spuntando i fiori… moriranno molte persone nei prossimi mesi, gli oncologi lo sanno e hanno dichiarato ufficialmente che la lotta al cancro è già abbastanza difficile senza aggravarla con il nucleare, perché anche gli impianti che funzionano regolarmente nuocciono a chi ci vive vicino, è stato dimostrato da ricerche che ho letto perché prima di aprire bocca le persone serie si documentano. Finora nessuno tra quelli che criticano così aspramente il nostro allarmismo mi ha portato studi che dimostrassero che le scorie si smaltiscono facilmente, che la percentuale di aborti vicino alle centrali così alta è dovuta ad altro e che esistono centrali a prova di attentato terroristico (nessuno ne parla ma questo è un aspetto importante invece), di terremoti estremi, alluvioni ecc. C’è chi ha detto addirittura che a Chernobyl si può abitare, cominciassero a metterci su casa e poi ne riparliamo. Poi c’è differenza tra essere di parte ed essere parziale. Tutti siamo dalla parte di qualcosa, gli ignavi soltanto non si schierano ma è troppo facile. Non ho problemi a dire che sono pro rinnovabili, non è un reato, mi pare. Ma non per questo mi inventerei l’esistenza di un reattore di ricerca in Egitto che sta messo male. Non mi pare di aver detto che è esplosa una centrale ma ripeto chi ha offeso non ha letto il post e certamente esordendo con la parola imbecilli non voleva instaurare un dialogo e a questo punto nemmeno io con lui…
Paola Terranera 10 Giugno 2011 il 6:04 pm
Vi rendete conto che le centrali nucleari in Italia non devono esistere, non foss’altro x il fatto che le gare di appalto sarebbero prese d’assalto dalle ditte controllate dalla malavita organizzata? Che produrrebbero preventivi di spesa x i lavori al massimo del minimo? E che neanche quel minimo sarebbe speso x la la costruzione degli edifici? Solo questo aspetto aberrante dovrebbe dissuadervi. Le strutture sarebbero edificate con materiali di qualità scadente e sono pronta a scommettere che, dopo una settimana, inizierebbero a sfaldarsi come una torta millefoglie. Io non ho figli x scelta, perchè gli attuali governi non hanno a cuore la salvaguardia del pianeta e, se neanche pensano a quello che lasceranno ai loro figli, come posso pensare che penserebbero di tutelare i miei? Meditate, gente, meditate…