Per semplificare la questione, la capacità che qualcosa possa andare molto, molto male a causa della cattiva gestione tecnica (o altri problemi di fondo), può accadere a chiunque in qualunque momento. Ora, ci sono sicuramente un gran numero di cose che si potrebbero fare, come leggi più severe, maggiori controlli, o anche l’assunzione di più responsabilità da parte di chi gestisce le attività, ma alla fine si ritorna sempre al problema di fondo: gli incidenti possono capitare.
Successivamente alla fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma BP, sono piovute richieste per passare all’energia pulita. Una buona cosa, se non fosse che per molti ciò significa nucleare. Il problema è che se ascoltassimo gli appelli per l’espansione del nucleare per ridurre il ricorso al petrolio, potremmo metterci in una situazione ben peggiore. Aumentando il numero delle centrali nucleari, per un semplice calcolo matematico, aumenta anche il rischio di incidenti. E cosa accadrebbe se un disastro come quello della BP accadesse in una centrale nucleare?
Mark Gimein, del New York Magazine, sottolinea tale dilemma, spiegandolo così:
Si potrebbe pensare che un enorme incidente petrolifero sia un altro punto a sfavore per i combustibili fossili e nucleare, e per certi versi lo è. In un altro senso, tuttavia, non lo è. La preoccupazione più viscerale sull’energia nucleare si riduce a “E se qualcosa va storto?” La Deepwater Horizon è un richiamo irresistibile alle cose che vanno male, in modi inaspettati, a volte con tempi inaspettati, con effetti catastrofici.
Come abbiamo visto con la fuoriuscita di BP, i regolamenti governativi non sono sempre in grado di prevenire scenari così terribili. L’industria privata ha la possibilità, a volte con scorciatoie, di risparmiare per aumentare i profitti. E come abbiamo visto in passato, quando le centrali non sono correttamente gestite (vedi Cernobyl), gli incidenti possono essere devastanti.
Considerando queste preoccupazioni, vale la pena di notare che la nuova lezione da trarre dalla fuoriuscita della BP è che gli incidenti sono sempre accaduti, continuano ad accadere e sempre accadranno. Per evitare che questi problemi diventino delle vere e proprie catastrofi, bisogna puntare su attività che non consentono tale rischio, e dunque non rimane altra attività di produzione energetica che quella dalle fonti rinnovabili. Un incendio o un incidente qualsiasi in una centrale solare-eolica-geotermica o da qualunque altra fonte possibile non provocherà alcun danno, se non alla centrale stessa. Un incidente in una centrale nucleare…è meglio non pensarci.
Fonte: [Treehugger]
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