Ieri un incendio si è sviluppato nella centrale nucleare di Fassenheim, nell’est della Francia, non lontano dal confine con la Germania. Subito è scattato l’allarme e si è diffusa la paura: l’incendio è stato infatti abbastanza violento da causare due feriti. Il governo francese ha tuttavia subito assicurato che non c’è alcun rischio di carattere ambientale. E tuttavia, il nucleare ancora una volta fa parlare di sé, certo non in termini positivi.
La centrale nucleare francese di Fassenheim, al confine della Germania è una centrale con due reattori da 880 Mw ciascuno, ed è la più vecchia tra le centrali nucleari attive oggi in Francia (avviata 35 anni orsono, nel 1977). François Hollande in campagna elettorale aveva promesso proprio la chiusura di questa centrale nucleare entro il 2017. Ieri, l’incendio. L’Edf, la società energetica che controlla l’impianto, ha specificato che i due tecnici rimasti feriti hanno riportato delle ustioni alle mani, e che l’incendio si è sviluppato in una componente chimica dell’infrastruttura. Fonti locali parlano, difatti, di una reazione chimica non voluta che rapidamente è diventata pericolosa.
Si sono levate diverse voci riguardo all’incidente, sull’onda della preoccupazione che ha subito investito la Francia. Tra queste quella della prefettura locale che ha parlato non di incendio ma di una perdita di vapore ossigenato dovuta al contatto in un serbatoio tra l’acqua e il perossido di idrogeno. In merito all’incidente, in Italia sono intevenuti Giuseppe Mazzitielli, responsabile del Laboratorio per la gestione dei grandi impianti sperimentali dell’Enea, che ha definito l’incendio come un incidente convenzionale, e il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che ha ricordato come
I dati Ispra sugli effetti di un incidente nucleare al di là delle Alpi confermano che, in caso d’incidente ad una centrale vicina ai nostri confini, il nostro Paese subirebbe danni devastanti. Per questo è necessario che si affermi subito in Europa un principio di precauzione nei confronti degli impianti atomici che possono compromettere il futuro di tutti.
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