Si discute in questi giorni di consapevolezza alimentare e di impronta idrica degli alimenti, durante la World Water Week che si concluderà il 31 agosto a Stoccolma. La Barilla presenta per questa occasione una doppia piramide, alimentare e idrica, volta a evidenziare l’impronta idrica degli alimenti suggerendo una possibile riduzione dei più pesanti in correlazione a un’ottimizzazione della dieta.
Dal modello della doppia piramide si evince anzitutto l’interessante connessione, sempre ribadita dagli ecologisti attenti all’impatto delle scelte alimentari dei cittadini, tra i cibi il cui consumo è suggerito in maggior quantità in assoluto, nella prima piramide, ovvero verdura, ortaggi, frutta, e i cibi la cui impronta idrica è minore, ovvero, verdura ortaggi e frutta. Appare evidente come per il cittadino attento una sana alimentazione e una bassa impronta idrica degli alimenti consumati vanno di pari passo, non a caso nello studio viene sottolineata la miglior ecosostenibilità della dietra vegetariana in confronto a quella onnivora: 1500-2600 litri d’acqua virtuali giornalieri nel caso di una dieta vegetariana e 4000-5400 litri nel caso di una ricca di carne. Dati che si affiancano al recente studio svedese che augura il passaggio di sempre più persone alla dieta vegetariana.
Nella doppia piramide presentata nello studio del gruppo Barilla possiamo notare come i prodotti di origine vegetale con l’impronta idrica più alta siano nettamente noci e nocciole seguite dall’olio di girasole e dall’olio d’oliva. Possiamo notare come il pane abbia un’impronta idrica decisamente minore rispetto al riso e come l’alimento in assoluto più pesante da sostenere per le risorse idriche della Terra sia la carne bovina. Molto pesanti anche il formaggio e la carne suina.
Tornando alla piramide del consumo consigliato di alimenti per una corretta alimentazione troviamo, all’altra estremità rispetto alle verdure, i dolci, la carne rossa, i formaggi, la carne bianca. Insomma, la forte riduzione (se non l’eliminazione) delle carni e dei formaggi possono senz’altro condurre a un’alimentazione più rispettosa dell’ambiente, con un’impronta idrica nettamente inferiore allo standard. Come evidenziano le due piramidi affiancate proposte nel modello della Barilla, inoltre, tali scelte condurrebbero anche a una dieta più sana per la persona. Qui è possibile visionare l’immagine ingrandita della doppia piramide.
andrea 29 Agosto 2012 il 9:51 pm
il riso ha un impatto maggiore o minore del pane???
grazie
matteo carriero 30 Agosto 2012 il 10:02 am
Maggiore: riso – 3400 litri d’acqua per kg, pane – 1300 litri d’acqua per kg. In fondo all’articolo è presente il link per visionare l’immagine ingrandita della doppia piramide.
Un saluto,
M.C.