La Coca Cola si tinge di verde e taglia il nastro della svolta eco. Ieri, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il colosso americano delle bibite ha dato il suo contributo alla causa dello sviluppo sostenibile, inaugurando un impianto di cogenerazione presso lo stabilimento di imbottigliamento di Nogara, in provincia di Verona.
Il progetto ha visto una partnership tra la Coca Cola Hbc Italia e la società specializzata ContourGlobal per un investimento pari a 22 milioni di euro. Con 3.300 dipendenti, 8 stabilimenti, la Coca Cola Hbc Italia genera un giro d’affari annuo pari a 1,5 miliardi di euro. La fabbrica di Nogara è attiva dal 1975 e conta attualmente 500 dipendenti.
L’innovativo impianto fornirà energia elettrica, energia termica, acqua calda e anidride carbonica per gli usi industriali e permetterà alla multinazionale di decurtare le emissioni di CO2 del 66%, con un incremento dell’efficienza energetica stimato nell’83% rispetto ai sistemi tradizionali. Il cogeneratore installato è in grado di produrre 75 mln di kw/ora. Ma in cosa consiste il processo di cogenerazione e perché consente un risparmio energetico tanto elevato? I moderni impianti di cogenerazione, come quello scelto dalla Coca Cola, si compongono di un generatore alimentato a gas naturale, che permette di produrre elettricità e sfrutta il calore di scarto per la generazione di vapore, utilizzando uno scambiatore di calore per la refrigerazione.
Ieri l’inaugurazione ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha plaudito all’iniziativa della Coca Cola:
E’ una giornata molto importante. Da grandi aziende e grandi marche può e deve venire un esempio che gli altri possono seguire. Quella indicata dalla Coca Cola è una strada che tutti dovranno percorrere con un impegno che ognuno deve assumere perché il destino è nelle nostre mani e il destino è nella difesa dell’ambiente. Sono molto soddisfatto che un simile esempio arrivi da questa terra che esprime monito e insegnamento per tutta l’Italia. Sviluppo e crescita devono essere coniugate con la sostenibilità. E in questo senso lo stabilimento di Nogara è un esempio di come sia possibile coniugare la crescita con il rispetto per l’ambiente.
Letta ha fatto riferimento al libro cult della giornalista canadse Naomi Klein “No Logo” (2000), manifesto del movimento anti-globalizzazione, che muove pesanti critiche alle multinazionali, sottolineando che a volte sono invece proprio i grandi marchi, dotati di enormi potenzialità di investimento, a potersi permettere una svolta sostenibile e ad innescare un contagio virtuoso.
E la svolta ambientalista della Coca Cola in Italia sembra essere solo agli albori. Sono previsti, infatti, altri due impianti di cogenerazione: entro il 2011 saranno completati quelli di Gaglianico (Biella) e quello di Oricola (L’Aquila) per un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro. Come ha spiegato ieri, nel corso dell’inaugurazione, lo stesso amministratore delegato della sede italiana del gruppo, Ulrik Nehammner:
Vogliamo crescere in maniera sostenibile. La realizzazione del nostro primo impianto di cogenerazione in Italia evidenzia il nostro impegno a favore dell’ambiente e testimonia il grande rispetto per il Veneto, che ci accoglie da ben 35 anni. Sentiamo un obbligo morale a difendere il territorio che ci ospita. Nei prossimi mesi introdurremo pannelli fotovoltaici in tutti i nostri siti produttivi del paese.
L’avversario dei no global è più verde dei Verdi, titolano su Il Giornale: l’era delle multinazionali brutte, sporche e cattive è ormai tramontata. Vogliamo crederci.
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