Produrre energia pulita da fonti rinnovabili tutelando nello stesso tempo sia l’ambiente, sia lo sviluppo a partire dal settore agricolo. E’ questa, in accordo con quanto mette in risalto la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, la nuova era del fotovoltaico nella Regione Toscana visto che nella maggior parte del territorio rurale sarà possibile andare ad installare, come attività connessa all’agricoltura, pannelli fotovoltaici a terra fino e non oltre ad una potenza complessiva cumulata pari a 200 Kw.
Secondo Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana, il provvedimento dell’Amministrazione regionale, che nelle prossime settimane dovrà essere discusso ed approvato dal Consiglio, è molto atteso dagli agricoltori visto che in questo modo il fotovoltaico potrà continuare a svilupparsi attraverso la proliferazione di piccoli impianti senza vere e proprie “aggressioni” al territorio agricolo; questo perché il provvedimento farà sì che in futuro per il territorio agricolo nella Regione Toscana il cambio della destinazione d’uso, al fine di realizzare impianti fotovoltaici a terra, sarà più difficile.
D’altronde per le imprese agricole, nelle aree rurali, il fotovoltaico può rappresentare un’opportunità quale fonte integrativa di reddito e di diversificazione dell’attività, ma questo deve essere chiaramente fatto rispettando l’ambiente, il paesaggio ed i suoi vincoli, e senza agevolare, in mancanza di opportune restrizioni, vere e proprie speculazioni sui terreni agricoli che, tra l’altro, generano difficoltà alle giovani generazioni di imprenditori agricoli che vogliono avviare le attività legate alle colture e/o agli allevamenti in quanto i prezzi dei terreni tendono a lievitare.
Non a caso Marco Failoni della Cia Toscana ha posto l’accento sul fatto, paradossale, che risulta essere meno complicato andare a sottrarre dieci ettari di terreno all’agricoltura per realizzare un parco fotovoltaico con impianti a terra, piuttosto che ottenere le autorizzazioni per realizzare un piccolo impianto fotovoltaico ad uso e destinazione dell’azienda agricola che non solo garantisce una diversificazione dell’attività, ma permette altresì all’impresa di abbattere sensibilmente i costi energetici.
Marco 15 Dicembre 2010 il 8:29 am
Estensione agricola italiana 19.600.000 ha (Censimento 2000)
Obiettivi al 2020 8.000 Mw installati
3 ha a Mw e sono tantissimi
8000 Mw x 3 ha = 24.000 ha
24.000 / 19.600.000 = 0.0012244
che in percentuale fa ….. udite udite 0.12244 % della superficie agricola
e la chiamate aggressione
ma fatemi il piacere….