Martedì 15 giugno 2010, alle ore 10, nel Comune di Bari, Lungomare Starita, presso la Fiera del Levante – Sala Tridente Palazzo del Mezzogiorno, si terrà un interessante convegno nazionale, a partecipazione gratuita previa prenotazione, nel corso del quale si discuterà dei processi autorizzativi per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ed in particolare per gli impianti fotovoltaici, e del ruolo che al riguardo hanno le Regioni.
Sulla questione Assosolare ha posto l’accento sul fatto che la disomogeneità dei processi autorizzativi amministrativi tra una Regione italiana e l’altra ha generato sul territorio nazionale una evidente espansione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili a macchia di leopardo.
Nel corso del convegno, organizzato da Assosolare con la collaborazione di Zeroemission, sarà trattato anche il tema che rappresenta una questione storica e che riguarda le connessioni alla rete con i principali gestori della rete elettrica e dell’elettricità, ovverosia le società Terna ed Enel. Il convegno nazionale si terrà alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, ma anche di studi legali che proprio sul fotovoltaico esprimeranno il loro parere e formuleranno anche i loro punti di vista; in più, si porterà all’attenzione dei presenti l’effetto che sul mercato delle rinnovabili avrebbe avuto l’adozione di linee guida omogenee da parte di tutte le Regioni italiane.
Il convegno nazionale, tra l’altro, arriva in un momento a dir poco cruciale visto che dovremmo essere in prossimità, dopo una lunga attesa per il fotovoltaico, del rinnovo del tanto discusso e temuto nuovo “Conto Energia” fino all’anno 2013. In più, l’attuale Governo in carica, entro il corrente mese, sarà altresì chiamato in materia di rinnovabili a definire il proprio piano d’azione a livello nazionale sulle energie pulite così come prevede la 2009/28/CE, ovverosia la direttiva del Consiglio e del Parlamento europeo sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili che ha apportato modifiche e successiva abrogazione delle direttive 2003/30/CE e 2001/77/CE.
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