In Umbria, all’inizio del corrente mese di agosto del 2011, è stato presentato da Silvano Rometti, assessore regionale all’Ambiente, il nuovo regolamento che disciplinerà sul territorio lo sviluppo e l’espansione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Trattasi, nello specifico, della “Strategia regionale per lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili 2011/2013“, e della “Disciplina regionale per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili“, che a fronte di regole e criteri introduce anche un quadro programmatico associato sia alla certezza delle prescrizioni, sia alla semplificazione a livello amministrativo.
Nel complesso il nuovo Regolamento in Umbria va a superare quelle che sono state le precedenti disposizioni emanate dalla Giunta a fronte del recepimento di quelle che sono comunque le linee guida a livello nazionale per le rinnovabili. E così è stato stabilito che tutti gli impianti alimentati da rinnovabili che sono di grandi dimensioni debbano passare attraverso l’esame della valutazione di impatto ambientale a salvaguardia degli elementi paesaggistici.
In particolare, la “Strategia regionale per lo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili 2011/2013” fissa per l’Umbria un piano energetico rappresentato dall’utilizzo di un mix di fonti rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico e passando per le biomasse e l’idroelettrico tenendo conto dei criteri per definire quali siano le aree idonee, e quali non lo siano per l’installazione degli impianti.
Il nuovo Regolamento sulle rinnovabili in Umbria, inoltre, consta di tre allegati: il primo riguarda le procedure amministrative, il secondo i criteri di progettualità e di localizzazione ed il terzo, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione, indica invece quali sono le aree non idonee per la realizzazione di impianti alimentati con le fonti rinnovabili. L’Assessore Rometti stima che con il nuovo Regolamento in Umbria, al 2020, potrà essere raggiunto l’obiettivo minimo relativo ad un 20% di energia prodotta con le rinnovabili.