L’industria del trasporto aereo ha promesso di tagliare le emissioni di biossido di carbonio della metà entro il 2050, in una mossa che costringerà le compagnie aeree ad innescare una corsa verde verso le tecnologie pulite con i costruttori di aeromobili. L’amministratore delegato della British Airways, Willie Walsh, presenterà un accordo tra le compagnie aeree, aeroporti e costruttori per ridurre le emissioni del 50% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2050.
Nel tentativo di approfittare dell’iniziativa, alcuni gruppi ambientalisti chiedono a gran voce tasse più alte per l’industria aerea, in un piano che sarà presentato ai leader mondiali nel Forum delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che è stato inaugurato oggi a New York.
Le compagnie aeree sono state accusate di rallentare gli sforzi sul cambiamento climatico, ma il cambiamento strategico riflette le preoccupazioni del settore che potrebbe essere pronto, in occasione del vertice sul riscaldamento globale di Copenaghen di dicembre, ad affrontare il problema delle proprie emissioni.
Si legge sul Guardian che il segretario sui cambiamenti climatici dell’Unione Europea Ed Miliband ha spiegato di essere ossessionato dalla possibilità che i politici non riusciranno a raggiungere un accordo globale sul clima. Chiede con urgenza uno spirito di cooperazione nei negoziati perché la conferenza è troppo importante per concederci il lusso di fallire. Addirittura anche il presidente cinese, Hu Jintao, ha fatto capire di poter superare lo stallo nei negoziati per ridurre le emissioni di carbonio del suo Paese.
Se le proposte Walsh saranno accettate dalle Nazioni Unite, saranno all’ordine del giorno a Copenaghen, dove i leader mondiali dovranno concordare gli obiettivi di riduzione delle emissioni globali. Tornando alle nostre compagnie aeree, l’International Air Transport Association, ha annunciato di:
- Ridurre le emissioni di biossido di carbonio al netto del 50% entro il 2050, rispetto ai livelli del 2005;
- Obbligare le nuove aziende a diventare ad emissioni zero entro il 2020;
- Ridurre le emissioni di anidride carbonica dell’1,5% all’anno nel prossimo decennio;
- Presentare i piani per l’adesione di un sistema commerciale globale del carbonio per le Nazioni Unite nel novembre 2010.
L’obiettivo del 50% di riduzione entro il 2050 va oltre l’obiettivo del governo britannico di limitare le emissioni delle compagnie aeree ai livelli del 2005 entro il termine stesso. In base alle proposte, le compagnie aeree dovrebbero lasciare il sistema UE di scambio delle emissioni, il quale prevede l’acquisto di quote di anidride carbonica sul mercato globale. Naturalmente questo si tradurrà in tariffe più alte.
Secondo la Commissione europea, il sistema di scambio UE aggiungerà 9 € al costo di un viaggio a corto raggio di volo e 40 € per un volo a lunga distanza. Il Comitato ha inoltre raccomandato di investire nel campo della tecnologia verde. La riduzione delle emissioni del settore richiederà di progredire nella tecnologia che, se non sarà raggiunta entro il termine previsto, costringerà le compagnie aeree a pagare la differenza sulla negoziazione di carbonio per compensazione.
Fonte: [Guardian]