Cresce sempre più la cultura ecologica e anche la nautica è costretta ad adeguarsi andando alla ricerca di soluzioni ecocompatibili per ridurre i consumi e le emissioni inquinanti. Va per la maggiore l’utilizzo delle energie alternative ed in particolare di quella eolica con l’impiego di vele sempre più innovative e potenti. E’ in fase di sperimentazione, inoltre, l’utilizzo di una sorta di aquilone in grado di evitare anche lo sbandamento dello scafo. Gli sforzi maggiori della ricerca si concentrano, comunque, sui motori delle imbarcazioni: da quello elettrico a quello ibrido. Il motore più ecologico è, per adesso, quello elettrico che aggiunge alle sue caratteristiche ecocompatibili anche l’assenza di rumori e di vibrazioni. Circa il motore elettrico, l’obiettivo della nautica è la ricerca di un nuovo metodo di ricarica delle batterie che non comporti l’uso dell’energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili. Si pensa all’impiego di tecniche analoghe a quelle delle auto ibride che ricaricano le batterie con la pressione del pedale del freno.
Si potrebbe, ad esempio in una barca a vela con motore, lasciare girare le eliche durante la navigazione con la sola vela per ricaricare le batterie, oppure utilizzare un’apposita turbina eolica durante le soste alla fonda. Accontanato per adesso l’impiego dei pannelli fotovoltaici poiche la loro installazione richiede un’ampia superficie non disponibile sulle piccole imbarcazioni o sui motoscafi. In prima linea tra le tecnologie del futuro c’è anche l‘idrogeno da utilizzare sia come carburante per i motori sia nelle celle a combustibile per produrre elettricità. Sono ancora numerosi, però, i problemi legati all’impiego dell’idrogeno ed in particolare essi riguardano la sua conservazione a bordo e la fonte da cui proviene. Se, infatti, venisse usato idrogeno derivante da processi petrolchimici l’imbarcazione continuerebbe a produrre emissioni inquinanti. Un’imbarcazione ecologica per essere tale a tutti gli effetti deve soddisfare anche dei precisi criteri di costruzione che riguardano, soprattutto, i materiali impiegati. Via libera, dunque, ai materiali riciclabili come alluminio, acciaio, legno (escluso il legno proveniente da zone esotiche e da specie a rischio estinzione) e tessuti ricavati da fibre naturali. Da evitare, invece, il carbonio, la vetroresina ed i tessuti sintetici. In definitiva, occorre che la nautica si confronti con queste nuove problematiche nell’interesse degli appassionati ma soprattutto del nostro Pianeta.
enone 12 Settembre 2008 il 10:04 am
“Accontanato per adesso l’impiego dei pannelli fotovoltaici poiche la loro installazione richiede un’ampia superficie non disponibile sulle piccole imbarcazioni o sui motoscafi”
E Se Fossero Espandibili? Come Per I Satelliti?
Non Avevano Inventato Dei Pannelli Solari Arrotolabili?