Le polemiche di questi giorni sull’ILVA di Taranto hanno spinto l’azienda a prendere posizione, facendo chiarezza e respingendo al mittente le accuse mosse in primis dai sindacati.
Come si sa, lo stabilimento è il più grande d’Europa per la produzione dell’acciaio ed è spesso al centro delle polemiche a causa delle emissioni inquinanti. Tuttavia, l’azienda ribadisce l’impegno assunto dalla nuova proprietà.
“Dall’inizio dell’amministrazione straordinaria a oggi, ILVA ha sempre ottemperato agli obblighi normativi con i Comuni di Taranto e Statte relativi ai contributi per le attività di pulizia e ristoro ambientale” ribadisce l’IlLVA di Taranto in un comunicato stampa.
Nel dettaglio “L’azienda ha versato complessivamente al Comune di Taranto circa 600.000 euro e ha già predisposto il pagamento di ulteriori 170.000 euro, mentre al Comune di Statte ILVA ha versato complessivamente circa 95.000 euro e ha predisposto il pagamento di ulteriori 120.000 euro”.
Al di là degli investimenti e degli obblighi di legge cui ottemperare, l’ILVA si è inoltre dotata di procedure interne per il rispetto dell’ambiente e della tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti alle quali si attiene scrupolosamente.
Buona parte delle accuse di questi giorni appaiono dunque infondate, alla luce dei dati forniti dall’azienda, secondo cui inoltre: “Per quanto riguarda la realizzazione della copertura dei parchi minerari, durante l’Amministrazione Straordinaria sono stati completati tutti i lavori di caratterizzazione propedeutici alla realizzazione del progetto e sono state ottenute tutte le necessarie autorizzazioni tecnico-amministrative dagli enti locali coinvolti nel processo”.
Dunque anche se c’è ancora molto lavoro da fare, l’impegno non manca e la strada assunta dal nuovo corso aziendale sembra essere quella giusta. “Il nuovo investitore, -chiosa l’azienda – anche per ridurre i tempi di realizzazione dell’intervento, ha accettato di proseguire con il progetto messo a punto durante l’Amministrazione Straordinaria e si è impegnato a terminare i lavori nel rispetto dei tempi previsti dal nuovo piano ambientale”.