Ilva di Taranto, il commissariamento dell’impianto spacca la maggioranza: PD e PDL in netto contrasto sulla decisione del governo di commissariare l’azienda ponendo a capo delle operazioni Enrico Bondi.
L’Ilva di Taranto è andata incontro al tanto vociferato commissariamento degli impianti: Enrico Bondi sarà l’uomo incaricato di portare avanti il commissariamento. Ma questa scelta non è arrivata all’unanimità: al contrario ha prodotto una netta spaccatura nella maggioranza formata da PD e PDL. Il ministro dello sviluppo Flavio Zanonato e il ministro dell’ambiente Andrea Orlando sostenevano la soluzione, ma Maurizio Lupi e altri esponenti del PDL hanno suggerito non poche variazioni ai piani poi approvati.
All’Ilva di Taranto, lo ricordiamo, erano stati sequestrati 8,1 miliardi di euro in beni a fronte delle mancanze sul risanamento ambientale e sulla sicurezza dei dipendenti. Ora, con Bondi commissario, i miliardi di euro in beni sono stati sbloccati. Enrico Bondi guiderà il commissariamento per 12 mesi, che poi potrà rinnovarsi per altri 12 mesi e 12 mesi ancora.
La soluzione, come accennato, non va giù al centrodestra: Lupi ha anche sollevato dubbi sul rischio di incostituzionalità di un decreto volto all’espropriazione di un’impresa, discorso cui hanno fatto eco richiami del centrodestra alla sacralità della proprietà privata. Ma il ministro dello sviluppo Zanonato ha ribadito “che non siamo in presenza di un esproprio. I proprietari rimangono gli stessi, finito il periodo di commissariamento i soci proprietari rimarranno proprietari”, mentre il ministro dell’ambiente Andrea Orlando ha aggiunto che il commissariamento sarà sottoposto a “una verifica passo dopo passo”.
La vicenda dell’Ilva ha quindi ancora una volta acceso i toni della politica. Ma ci si aspettano sorprese anche dagli ambientalisti. Fabio Matacchiera, il presidente del Fondo antidiossina Onlus di Taranto, ha infatti dichiarato:
Consegnerò un esposto alla Procura di Taranto riguardante il video girato da operai e diffuso da alcune tv nazionali che mostra le emissioni e loro fonti all’interno della Acciaieria 1 dell’Ilva
aggiungendo che ai magistrati sottoporrà anche un altro video “eclatante” da poco girato in notturna nell’acciaieria.
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