E’ giunta ad un punto di svolta la vicenda Ilva. In seguito ad una battaglia legale che va avanti da settimane alla fine la Procura di Taranto ha ceduto alle pressioni ed ha permesso la riapertura delle aree a caldo (e di conseguenza dell’intera fabbrica visto che erano quelle le aree incriminate). Il 26 luglio scorso questi impianti erano stati sequestrati per disastro ambientale. Oggi vengono riaperti.
Nonostante questo però non sono stati accolti tutti i ricorsi della proprietà. I prodotti finiti e semilavorati infatti non sono stati restituiti perché costituiscono in un certo senso il “corpo del reato”, o per dirla con le parole del Gip Todisco, sono state prodotte contro la legge, e per questo rimangono nei depositi della magistratura. Ma cosa cambia ora?
Prima di tutto, la proprietà dell’Ilva ritorna in mano alla famiglia Riva. Ma soprattutto viene messa in pratica la nuova legge, denominata non a caso “salva Ilva”, grazie alla quale l’attività riprende contestualmente ai lavori di ammodernamento degli impianti. In pratica gli avvocati dell’azienda non chiederanno il riesame del processo perché la legge varata pochi giorni fa gli dà uno strumento formidabile.
Gli permette cioè di vincere già in partenza, mantenendo aperto lo stabilimento, in tutte le sue parti, a patto che vengano messe in pratica le indicazioni del Gip sulle bonifiche ambientali. Per questo sono stati già reintegrati tutti gli operai che erano stati messi in ferie forzate, mentre ancora non ci sono indicazioni sulle opere di ammodernamento. Il Ministro Clini però su questo era stato chiaro: o l’azienda mette in pratica subito l’Aia, oppure verrà sottratta ai Riva, verrà in un certo senso statalizzata, e tutte le operazioni passeranno in mano al Goveno. Se poi le opere di bonifica verranno messe in pratica in quest’altro modo rimane da vedere.
[Fonte: Repubblica]
Photo Credits | Getty Images
Susan 1 Marzo 2017 il 1:27 am
Hello colleagues, its fantastic post on the topic of tutoringand entirely explained, keep it up all
the time.
Visit my blog :: ig