Ilva, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando accusa l’azienda dopo i risultati della terza ispezione nell’impianto: il percorso dell’Aia “non è stato rispettato o è stato solo parzialmente rispettato”. Per il ministro bisogna intervenire nuovamente.
Vicenda Ilva, l’ultima importante notizia sullo stabilimento siderurgico di Taranto riguarda il rispetto delle prescrizioni Aia, ovvero del ruolino di marcia per il risanamento ambientale degli impianti. In molti avevano avanzato dubbi in merito, dubbi che l’ex ministro Corrado Clini senza problemi ha sempre rimandato al mittente, rassicurando del buon procedere dei lavori.
E adesso, invece, il ministro Orlando afferma, senza mezze misure, che
Il percorso previsto dall’Aia (Autorizzazione integrata ambientale ndr) non è stato rispettato o è stato solo parzialmente rispettato. Bisogna reintervenire.
Precisando inoltre che il 7 giugno arriveranno i risultati di un’ulteriore ispezione dell’Ispra. Secondo il ministro Orlando, “l’attuale assetto non garantisce il raggiungimento degli obiettivi“, ovvero bisogna far qualcosa perché l’Ilva, al di là dei proclami prontamente e stolidamente appoggiati dall’ex ministro, non sta portando avanti la bonifica come dovrebbe.
Qualcuno forse ricorderà che quando delle associazioni in passato hanno avanzato critiche in merito al rispetto dell’Aia da parte dell’Ilva, Clini e altri avevano chiarito che ritardi erano previsti, che c’era un margine di flessibilità nelle date di attuazione delle prescrizioni. A queste critiche era stato risposto, in sostanza, che l‘Ilva era in ritardo ma che c’erano le condizioni perché l’azienda recuperasse tali ritardi. A oggi, date le ultime dichiarazioni del nuovo ministro sembra che, come molti avevano preventivato, tale fiducia era stata mal riposta nell’azienda.
Il ministro Orlando ha aggiunto: “il modo in cui viene condotta l’azienda può creare altro danno. C’è un nesso su come si conduce l’esercizio di impresa e il rispetto dell’Aia”, ribadendo che sebbene si tratti di un lavoro complicato, le grandi decisioni sul futuro dell’azienda saranno prese a giorni.
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