Se le denunce penali non bastano, per far luce sui dati reali dell’inquinamento dell’Ilva ora si passa alle maniere forti. L’associazione Taranto Futura che da anni si batte contro le emissioni dell’acciaieria ha annunciato di voler denunciare i padroni della fabbrica al tribunale internazionale dell’Aja. Capo d’imputazione: crimini contro l’umanità.
Secondo i rappresentanti dell’associazione i dati reali sull’inquinamento causato dall’Ilva parlano di un’intera popolazione, quella tarantina sia per quanto riguarda la città che la provincia, letteralmente condannata a morte. I casi di tumori e di malattie respiratorie sono i più alti d’Europa, nonostante i dati del Ministro Clini dicano il contrario, e ci sarebbero le basi per un’accusa tanto grave.
Per intenderci, di fronte a questo tribunale sono stati portati i più grandi dittatori della storia recente, ed anche se paragonare i proprietari dell’Ilva a Saddam Hussein o a Mladic sembra un po’ esagerato, stando ai termini di legge ciò è possibile. Stando alla denuncia di Taranto Futura, più precisamente l’Ilva sarebbe responsabile di
genocidio e crimini contro la popolazione tarantina ai sensi degli articoli 6 e 7 dello Statuto di Roma della Corte
e per supportare questa tesi l’avvocato Nicola Russo ha portato le perizie chimico-fisiche ed epidemiologiche agli atti dell’inchiesta per disastro ambientale che qualche settimana fa aveva portato il Gip Patrizia Todisco ad ordinare lo spegnimento degli impianti. Secondo questi dati infatti non solo si sottopone all’attenzione della giuria il nesso causale tra emissioni e morti precoci, ma si dimostrerebbe anche che questa situazione non fosse un mistero per nessuno, ma nonostante questo si continuava a perpetrare tale reato in onore del Dio Denaro.
Ma chi ne pagherà le maggiori conseguenze? In pratica le stesse persone al centro dell’attenzione del processo tarantino: la famiglia Riva proprietaria dell’impianto che non ha avuto mai l’interesse a controllare che, oltre a procurare guadagni, l’Ilva non procurasse anche centinaia di decessi.
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