Ilva, il commissario straordinario Enrico Bondi oggi si è confrontato con i sindacati in merito alle questioni AIA e occupazione per lo stabilimento siderurgico di Taranto. Si segnala, da parte della Fiom, l’assunzione di una posizione critica nei confronti dell’operato dell’azienda.
Per l’Ilva di Taranto la questione dell’AIA è strettamente legata alla questione bilancio e a quella occupazione. Oggi il commissario straordinario Enrico Bondi ha incontrato i sindacati. Da parte di Marco Bentivogli, segretario Fim Cisl, è arrivata la richiesta di un quadro chiaro delle risorse finanziarie dell’Ilva tanto per il piano industriale quanto per l’AIA, segnalando comunque delle
novità positive: l’azienda sta recuperando sul fronte commerciale visto che giugno e maggio hanno dimezzato i risultati rispetto a settembre 2012 e poi è in grado di ottemperare alle prescrizioni dell’Aia per il 2013.
Appare decisamente ottimista Bentivogli, che aggiunge che tanto la ripartenza industriale quanto la bonifica ambientale dell’Ilva sono possibili e alla portata dell’azienda, dato che adesso c’è “il piglio giusto per fare sul serio”. Su un tono decisamente meno positivo le posizioni della Fiom.
Il segretario Nazionale Fiom Rosario Rappa ha infatti messo in luce, in opposizione all'”ottimismo della volontà” di Bondi il “pessimismo della realtà”, rimandando il proprio giudizio in attesa di piano industriale e cronoprogramma, dato che l’Ilva ha comunque perso in termini di clienti e ha perso moltissime risorse, aggiungendo comunque che con 1,5 miliardi di euro l’AIA può essere fatta.
Naturalmente in ottica occupazionale resta un notevole allarme, espresso a chiare lettere dal segretario della Uilm Maio Ghini, fortemente preoccuopato per i contenuti AIA che prevedono la riduzione della capacità produttiva. Anche per Ghini, di fatto, il discorso è rinviato e il giudizio sull’operato di Bondi arriverà più netto in seguito all’attuazione pratica (o alla non attuazione) delle misure giuste per recuperare sul fronte ambientale e industriale.
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