L’allarme sulle nubi marroni che sovrastano numerose grandi città di tutto il mondo è stato lanciato da un nuovo rapporto dell’Unep, scatenando l’immediata preoccupazione dell’opinione pubblica mondiale sul futuro del Pianeta e sulle possibili conseguenze degli addensamenti di inquinanti sui centri urbani.
Si tratta di vere e proprie foschie di un marrone sporco dense talvolta più di un miglio che oscurano il cielo su vaste aree dell’Asia, del Medio Oriente, dell’Africa Meridionale e del bacino amazzonico.
Livelli elevati di sostanze tossiche nell’atmosfera sono stati segnalati su tredici metropoli: Bangkok, Pechino, Il Cairo, Dacca, Karachi, Calcutta, Lagos, Mumbai, Nuova Delhi, Seul, Shanghai, Shenzhen e Teheran.
La presenza delle Brown Clouds rischia di cambiare i modelli meteorologici globali e minaccia la salute e l’approviggionamento alimentare.
L’enorme ammasso di smog è causato principalmente dalla combustione di fossili e legna da ardere che provoca una pericolosa commistione tra le emissioni di biossido di carbonio e altri gas serra responsabili del riscaldamento globale.
Achim Steiner, a capo della base Unep in Kenya, allerta sull’esigenza di intervenire nell’immediato per scongiurare il peggio:
Questo fenomeno sottolinea ancora di più l’impellente necessità di tenere sotto controllo le emissioni in tutto il pianeta, riducendo l’immissione di gas serra nell’atmosfera terrestre.
Le nuvole marroni sono causate da un malsano mix di particelle, ozono e altre sostanze chimiche che provengono dalle automobili, dalle centrali termoelettriche a carbone, dall’incenerimento degli scarti agricoli, dalle stufe a legna.
Questi enormi agglomerati di gas nascondono il sole e assorbono le radiazioni, provocando condizioni meteorologiche estreme e peggiorando il cambiamento climatico globale.
Inoltre, le Brown Clouds rappresentano un grave rischio per la salute, dal momento che sono già state accertate le responsabilità dell’inquinamento da particolato sull’insorgenza di malattie cardiovascolari e disturbi respiratori, che in Cina hanno già causato migliaia di morti precoci.
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